Differenze tra le versioni di "Alba Longa"

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Secondo la leggenda la città di Alba Longa fu fondata da [[Ascanio]], o [[Iulo]], figlio di [[Enea]], trenta anni dopo la fondazione di [[Lavinio]]. Cronologicamente l'avvenimento si collocherebbe intorno alla metà del XII secolo a.C., qualche tempo dopo la distruzione di [[Troia]] (avvenuta secondo gli eruditi antichi nel 1184 a.C.).
 
Secondo la leggenda la città di Alba Longa fu fondata da [[Ascanio]], o [[Iulo]], figlio di [[Enea]], trenta anni dopo la fondazione di [[Lavinio]]. Cronologicamente l'avvenimento si collocherebbe intorno alla metà del XII secolo a.C., qualche tempo dopo la distruzione di [[Troia]] (avvenuta secondo gli eruditi antichi nel 1184 a.C.).
<br>Da [[Ascanio]] sarebbe quindi discesa una dinastia di re albani, di cui conosciamo i nomi solo del re [[Proca]] e dei figli [[Numitore]] ed [[Amulio]]. Il legittimo erede di [[Proca]] era [[Numitore]], ma questi fu scacciato dal fratello [[Amulio]] che si impadronì del trono. Una profezia predì che [[Amulio]] sarebbe stato deposto da un discendente di [[Numitore]]. Per questa ragione [[Amulio]] costrinse [[Rea Silvia]], unica figlia di [[Numitore]], a diventare vestale, cosa che comportava automaticamente fare voto di castità: in questo modo [[Numitore]] non avrebbe più avuto successori legittimi. Secondo la leggenda tuttavia [[Rea Silvia]] rimase incinta del dio [[Marte]] e successivamente partorì i gemelli [[Romolo]] e [[Remo]]. [[Amulio]] ordinò che i gemelli venissero uccisi, ma questi furono invece abbandonati nel fiume Tevere e si salvarono venendo allattati da una lupa. Divenuti grandi e conosciuta la propria origine scacciarono [[Amulio]] dal trono, restituendolo al nonno [[Numitore]] e da questi ottennero poi il permesso di fondare una nuova città, Roma.
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<br>Da [[Ascanio]] sarebbe quindi discesa una dinastia di re albani, di cui conosciamo i nomi solo del re [[Proca]] e dei figli [[Numitore]] ed [[Amulio]]. Il legittimo erede di [[Proca]] era [[Numitore]], ma questi fu scacciato dal fratello [[Amulio]] che si impadronì del trono. Una profezia predì che [[Amulio]] sarebbe stato deposto da un discendente di [[Numitore]]. Per questa ragione [[Amulio]] costrinse [[Rea Silvia]], unica figlia di [[Numitore]], a diventare vestale, cosa che comportava automaticamente fare voto di castità: in questo modo [[Numitore]] non avrebbe più avuto successori legittimi. Secondo la leggenda tuttavia [[Rea Silvia]] rimase incinta del dio [[Marte]] e successivamente partorì i gemelli [[Romolo]] e [[Remo]]. [[Amulio]] ordinò che i gemelli venissero uccisi, ma questi furono invece abbandonati nel fiume Tevere e si salvarono venendo allattati da una lupa. Divenuti grandi e conosciuta la propria origine scacciarono [[Amulio]] dal trono, restituendolo al nonno [[Numitore]] e da lui poi il permesso di fondare una nuova città, Roma.
  
 
==I re di Alba Longa==
 
==I re di Alba Longa==

Versione delle 12:14, 22 lug 2011

Secondo la leggenda la città di Alba Longa fu fondata da Ascanio, o Iulo, figlio di Enea, trenta anni dopo la fondazione di Lavinio. Cronologicamente l'avvenimento si collocherebbe intorno alla metà del XII secolo a.C., qualche tempo dopo la distruzione di Troia (avvenuta secondo gli eruditi antichi nel 1184 a.C.).
Da Ascanio sarebbe quindi discesa una dinastia di re albani, di cui conosciamo i nomi solo del re Proca e dei figli Numitore ed Amulio. Il legittimo erede di Proca era Numitore, ma questi fu scacciato dal fratello Amulio che si impadronì del trono. Una profezia predì che Amulio sarebbe stato deposto da un discendente di Numitore. Per questa ragione Amulio costrinse Rea Silvia, unica figlia di Numitore, a diventare vestale, cosa che comportava automaticamente fare voto di castità: in questo modo Numitore non avrebbe più avuto successori legittimi. Secondo la leggenda tuttavia Rea Silvia rimase incinta del dio Marte e successivamente partorì i gemelli Romolo e Remo. Amulio ordinò che i gemelli venissero uccisi, ma questi furono invece abbandonati nel fiume Tevere e si salvarono venendo allattati da una lupa. Divenuti grandi e conosciuta la propria origine scacciarono Amulio dal trono, restituendolo al nonno Numitore e da lui poi il permesso di fondare una nuova città, Roma.

I re di Alba Longa