Differenze tra le versioni di "Abari (2)"

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== Interpretazione ==
 
== Interpretazione ==
In Ovidio, Abari, anziché essere rappresentato come il braccio destro di Fineo, è solo uno dei suoi tanti seguaci: come la maggior parte di essi, è sprovvisto di tratti positivi, anche se non è neppure tra gli individui più odiosi.
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In Ovidio, Abari, anziché essere rappresentato come il braccio destro di Fineo, è solo uno dei suoi tanti seguaci: come la maggior parte di essi, è sprovvisto di tratti positivi, pur non essendo tra gli individui più odiosi.
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]

Versione delle 10:32, 13 ott 2011

Compagno di Fineo, chiamato anche Abaride; proveniva dalla zona caucasica. Assieme a Fineo, tentò il rapimento di Andromeda; Perseo, accortosene, lo mutò in pietra mostrandogli la testa di Medusa. Secondo la versione riportata da Ovidio, invece, Abari non fu pietrificato da Perseo ma cadde duellando contro di lui.

Interpretazione

In Ovidio, Abari, anziché essere rappresentato come il braccio destro di Fineo, è solo uno dei suoi tanti seguaci: come la maggior parte di essi, è sprovvisto di tratti positivi, pur non essendo tra gli individui più odiosi.