Biblioteca:Igino, Fabulae 251

Coloro che, per licenza delle Parche, tornarono dagl’Inferi[modifica]

Cerere, cercando Persefone, sua figlia. Il padre Libero scese a cercare la madre sua Semele, figlia di Cadmo. Eracle, figlio di Zeus, andò nell’Ade a prendere il cane Cerbero. Ci andò anche Esculapio, figlio di Apollo e Coronide. Castore e Polluce, figli di Zeus e di Leda, ritornano alternandosi nella morte. Protesilao, figlio di Ificlo, tornò per Laodamia, figlia di Acasto; Alcesti, figlia di Pelia, per il marito Admeto; Teseo, figlio di Egeo, per Piritoo. Ippolito,figlio di Teseo, ci andò per desiderio di Artemide e venne in seguito chiamato Virbio. Orfeo, figlio di Eagro, discese agli Inferi per cercare la moglie Euridice. Adone, figlio di Cinira e Smirna, ci andò per volere di Afrodite. Glauco, figlio di Minosse, fu riportato alla vita da Poliido, figlio di Cerano. Ulisse, figlio di Laerte, discese all’Ade per ritornare in patria; Enea, figlio di Anchise, per il padre. Ermes, figlio di Maia, è un visitatore costante degli Inferi.