Troo Alastoride

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Troo figlio di Alastore era un giovane troiano vissuto ai tempi di re Priamo: nell'Iliade viene posto il suo patronimico accanto al nome per distinguerlo dall'omonimo defunto re della città.

La morte

Il figlio di Alastore prese parte alla difesa della sua città assediata dagli Achei, ma fu guerriero vile e pavido. Anche nella morte dette il peggio di sé: avendo scorto da lontano Achille che stava facendo macello di nemici in preda all'ira di Patroclo, fu preso da un tale senso di panico che gli corse incontro implorando di aver salva la vita, benché Achille fino a quel momento non l'avesse notato. Gli si buttò in ginocchio e tra le lacrime continuò a supplicare, dicendogli anche di essere suo coetaneo, e dunque ancora troppo giovane per morire. Per tutta risposta Achille estrasse la spada corta e lo colpì al fegato con tale forza da arrivare a estrarlo, facendo uscire sangue copioso. L'agonia del troiano durò pochi secondi.

Curiosità

Nell' Iliade tradotta da Vincenzo Monti il patronimico Alastoride diventa il nome del guerriero; questo perché Monti fa della forma Troo un sinonimo di troiano.