Titone
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Figlio del re troiano Laomedonte, chiamato anche Titono; per la sua bellezza fu amato e rapito da Eos (l'Aurora), che ottenne da Zeus la sua immortalità, ma dimenticò di chiedere che rimanesse eternamente giovane e bello. Perciò Titone invecchiò, il suo fisico si disseccò, e per intercessione di Eos, rimasta a lui affezionata, gli dei lo mutarono in una cicala. Con la dea aveva generato Emazione e Memnone: quest'ultimo fu allevato da Cissia, la sposa mortale di Titone.
BIBLIOGRAFIA
Fonti Antiche
- Apollodoro, Biblioteca, Epitome, 5
- Apollodoro, Biblioteca, II, 5
- Apollodoro, Biblioteca, III, 12
- Apollodoro, Biblioteca, III, 14
- Esiodo, Teogonia - 57 I figli di Eos
- Igino, Fabulae 189
- Igino, Fabulae 270
- Omero, Iliade, Libro II
- Omero, Iliade, Libro XI
- Omero, Iliade, Libro XX
- Omero, Odissea, Libro V
- Orlando Furioso, Canto VIII
- Ovidio, Amori, Libro I
- Ovidio, Amori, Libro II
- Ovidio, Amori, Libro III
- Ovidio, Heroides, 18. Leandro a Ero
- Quinto Smirneo, Posthomerica, Libro XIV
- Virgilio, Eneide, Libro IV
- Virgilio, Eneide, Libro IX
- Virgilio, Eneide, Libro VIII
Fonti Moderne
Titolo | Autore | Anno |
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Dizionario di Mitologia | Ferrari, Anna | 1999 |
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste | Biondetti, Luisa | 1997 |