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Il cosiddetto Ciclo dei Narti è una serie di canti epici riferiti a Narti, eroi dei tempi antichi, con carattere soprannaturale, di origine osseta ma fatti propri da molte popolazioni del Caucaso che diedero vita a loro proprie Saghe dei Narti dal filo conduttore comune ma che presentavano al loro interno diverse varianti locali.

I Narti, eroi favolosi che vivono in un villaggio su una collina, diviso in tre quartieri, vengono così chiamati probabilmente dalla desinenza indo-iranica "nar-", significante "uomo eroico".

Tali leggende provengono dal mondo delle credenze semireligiose e semifolkloristiche ancora vive in Ossezia fino all'inizio del XX secolo. Anche sotto le grandi religioni monoteiste che hanno dominato questa popolazione (Islam e cristianesimo ortodosso), sono riconoscibili tracce del paganesimo, della chiesa bizantina e successivamente di un ritorno del paganesimo dopo la caduta dell'Impero romano d'Oriente.

Il dio supremo, Hutsau è Allah o il Dio cristiano, che porta il titolo di Hutsauty Hutsau. Tutto il creato è popolato da esseri che più del Dio supremo intervengono nel destino degli uomini. Il georgiano djvari ("croce") è passato, sotto forma di dzvar, in molti luoghi della toponomastica legati al sacro, ma anche agli stessi esseri soprannaturali.