Racconti:Il gallo coraggioso

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: {{{nome originale}}}
Altri nomi: {{{altri nomi}}}
Etimologia: {{{etimo}}}
Sesso: [[:Elenchi:Sesso: {{{sesso}}}|{{{sesso}}}]]
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Racconti
Continente: Europa
Area: Europa dell’Est
Paese: Romania
Regione: -
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: [[{{{origine}}}]]
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Fiabe
Sottotipologia: [[:Racconti:{{{sottotipologia}}}|{{{sottotipologia}}}]]
Specificità: [[:Racconti:{{{specificità}}}|{{{specificità}}}]]
Subspecifica: [[:Racconti:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto:
Indole: [[:Elenchi:Indole: {{{indole}}}|{{{indole}}}]]
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi

Animali Umani

TEMATICHE
Ricchezza Povertà

C’era una volta, tanto tanto tempo fa, un vecchio contadino povero, ma così povero, che non aveva di che sfamarsi. Gli era rimasto solo un gallo a fargli compagnia, ma l’uomo lo considerava un peso e si lamentava continuamente: - Almeno fosse una gallina, potrei avere le uova, ma un gallo non serve proprio a niente.....
Un giorno il gallo, sempre più umiliato e amareggiato dalle parole del padrone, decise di rendersi utile e di dimostrare il suo ingegno.
Così si mise in cammino verso il villaggio.
Sulla strada vide un sacchettino e lo raccolse con il becco. Quale fu la sua meraviglia quando si accorse che conteneva tante monete d’oro! Tutto contento si mise a svolazzare verso casa per portare il tesoro al suo padrone. Ma, lungo il tragitto, fu assalito da due briganti che gli rubarono le monete d’oro e gettarono il gallo in un pozzo profondo.
Lo sfortunato non si perse d’animo, bevve tutta l’acqua del pozzo, così potè uscire, si mise all’inseguimento ma riuscì a raggiungere i ladri. Questi lo catturarono di nuovo e questa volta lo gettarono nel fuoco di un camino. L’animale non si perse d’animo e si salvò sputando sulle fiamme tutta l’acqua che aveva inghiottito prima. E caparbiamente si mise ancora alla ricerca del suo tesoro e all’inseguimento dei malandrini. Allora i ladri, per toglierselo di torno una volta per tutte, lo legarono ben bene e lo rinchiusero dentro una grotta: era il loro covo ed era piena di monete d’oro.
Appena fu solo, l’intrepido animale riuscì a liberarsi, ingoiò buona parte delle monete d’oro e ritornò dal suo padrone. Fu accolto con tutti gli onori e da quel giorno il contadino lo trattò finalmente come il suo amico più prezioso.