Differenze tra le versioni di "Racconti:Frank Martin e i folletti"
(Test, unprejudiced a analysis) |
m (Annullate le modifiche di 76.164.208.99 (discussione), riportata alla versione precedente di Ilcrepuscolo) |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
− | + | {{Racconti | |
− | + | |anagrafica= SCHEDA | |
− | + | |immagine=[[Immagine:Sheoques.jpg|200px]] | |
− | + | |tipologia=Racconto Popolare | |
− | + | |origine=Irlanda | |
− | + | |regione=- | |
− | + | |ambiti=Creature Fantastiche | |
− | + | }} | |
− | [ | + | |
+ | |||
+ | Quando lo vidi, Martin era un uomo magro e pallido, con un aspetto malato e una costituzione debole per natura. I suoi capelli erano di un chiaro castano ramato, la barba incolta, e le mani di una delicatezza e un candore singolari, dovuti, penso, sia al suo lavoro, di un genere facile e affatto pesante, sia alla salute cagionevole. In ogni cosa era giudizioso, assennato e ragionevole come chiunque altro, ma quando si trattava dei folletti, si mostrava di una ostinazione stranamente caparbia e irremovibile. A dire il vero, ricordo che l'espressione dei suoi occhi era singolarmente esaltata e vuota, e le sue lunghe tempie strette, teree ed emaciate. | ||
+ | <br>Ora, quest'uomo non conduceva una vita infelice, ma sembrava che la malattia di cui soffriva gli causasse pena o angoscia, anche se si potrebbe essere portati a pensare diversamente. Al contrario, fra Martin e i folletti esisteva la più cordiale intimità e i loro dialoghi - che temo fossero miserevolmente unilaterali - dovevano essere per lui fonte di grande piacere, poichè si svolgevano fra grandi risate e allegria, almeno da parte sua. | ||
+ | <br>- Allora, Frank, quand'è che hai visto i folletti? | ||
+ | <br>- Ssth! Ce ne sono due dozzine proprio adesso nella bottega (la sua tessitoria). C'è quel piccolo vecchio briccone che sta seduto in cima al battente, e tutto per farsi dondolare mentre sto qui a tessere. Accidenti a loro, sono i più grandi piccoli intriganti che esistano, ecco quello che sono. Guarda, ce n'è un altro sul boccale dell'appretto . Vai via di là, tu, brigante; o - che mi venga un accidente - te la farò ben pagare se non ti decidi. Ah! piantala tu, ladro! | ||
+ | <br>- Frank, non avete paura di loro? | ||
+ | <br>- Io? O bella, perchè mai dovrei aver paura di loro? Tanto non hanno nessun potere su di me. | ||
+ | <br>- E perchè non ce l'hanno, Frank? | ||
+ | <br>- Perchè sono stato battezzato contro di loro. | ||
+ | <br>- Cosa intendete dire? | ||
+ | <br>- Beh, mio padre aveva detto al prete che mi ha battezzato di metterci dentro la preghiera giusta contro i folletti - e un prete quando glielo chiedono non può dire di no - e allora l'ha fatto. <br>Perdio, mi è andata bene che l'ha fatto - (lascia stare il sego, tu, piccolo ghiottone - visto? C'è un ladruncolo che mi sta mangiando il sego) - perchè, vedete, loro avevano in mente di farmi re dei folletti. | ||
+ | <br>- Possibile? | ||
+ | <br>- E' la pura verità. Potete anche chiederglielo, e ve lo diranno. | ||
+ | <br>- Quanto sono grandi, Frank? | ||
+ | <br>- Oh, sono piccoli piccoli, con mantelli verdi, e le più belle scarpette mai viste. Ce ne sono due - tutti e due vecchie conoscenze - che corrono lungo il subbio d'ordito. Quel tipo con la parrucca a ricciolini si chiama Jim Jam, e quell'altro col cappello a tre punte si chiama Nickey Nick. Nick sa suonare la cornamusa. Nickey, suonaci qualcosa, o te la farò vedere io su, dai, "Le Rive del Lago Erne". <br>Ssth, adesso - ascoltate! Il poveretto, pur continuando a tessere più in fretta che poteva, prestava ogni possibile segno di attenzione alla musica, e sembrava gustarla proprio come fosse stata reale. | ||
+ | |||
+ | ''Leggenda riportata da William Carleton'' | ||
+ | |||
+ | ==Voci correlate== | ||
+ | *[[Sheoques]] | ||
+ | |||
+ | |||
+ | [[Categoria:Racconti]] | ||
+ | [[Categoria:Europa]] | ||
+ | [[Categoria:Nordeuropa]] | ||
+ | [[Categoria:Irlanda]] | ||
+ | [[Categoria:Creature Fantastiche]] | ||
+ | [[Categoria:Piccolo Popolo]] | ||
+ | [[Categoria:Folletti]] |
Versione delle 22:20, 18 nov 2013
Tipologia: | Racconto Popolare |
---|---|
Origine: | Irlanda |
Regione: | - |
Tematiche: | Creature Fantastiche |
Quando lo vidi, Martin era un uomo magro e pallido, con un aspetto malato e una costituzione debole per natura. I suoi capelli erano di un chiaro castano ramato, la barba incolta, e le mani di una delicatezza e un candore singolari, dovuti, penso, sia al suo lavoro, di un genere facile e affatto pesante, sia alla salute cagionevole. In ogni cosa era giudizioso, assennato e ragionevole come chiunque altro, ma quando si trattava dei folletti, si mostrava di una ostinazione stranamente caparbia e irremovibile. A dire il vero, ricordo che l'espressione dei suoi occhi era singolarmente esaltata e vuota, e le sue lunghe tempie strette, teree ed emaciate.
Ora, quest'uomo non conduceva una vita infelice, ma sembrava che la malattia di cui soffriva gli causasse pena o angoscia, anche se si potrebbe essere portati a pensare diversamente. Al contrario, fra Martin e i folletti esisteva la più cordiale intimità e i loro dialoghi - che temo fossero miserevolmente unilaterali - dovevano essere per lui fonte di grande piacere, poichè si svolgevano fra grandi risate e allegria, almeno da parte sua.
- Allora, Frank, quand'è che hai visto i folletti?
- Ssth! Ce ne sono due dozzine proprio adesso nella bottega (la sua tessitoria). C'è quel piccolo vecchio briccone che sta seduto in cima al battente, e tutto per farsi dondolare mentre sto qui a tessere. Accidenti a loro, sono i più grandi piccoli intriganti che esistano, ecco quello che sono. Guarda, ce n'è un altro sul boccale dell'appretto . Vai via di là, tu, brigante; o - che mi venga un accidente - te la farò ben pagare se non ti decidi. Ah! piantala tu, ladro!
- Frank, non avete paura di loro?
- Io? O bella, perchè mai dovrei aver paura di loro? Tanto non hanno nessun potere su di me.
- E perchè non ce l'hanno, Frank?
- Perchè sono stato battezzato contro di loro.
- Cosa intendete dire?
- Beh, mio padre aveva detto al prete che mi ha battezzato di metterci dentro la preghiera giusta contro i folletti - e un prete quando glielo chiedono non può dire di no - e allora l'ha fatto.
Perdio, mi è andata bene che l'ha fatto - (lascia stare il sego, tu, piccolo ghiottone - visto? C'è un ladruncolo che mi sta mangiando il sego) - perchè, vedete, loro avevano in mente di farmi re dei folletti.
- Possibile?
- E' la pura verità. Potete anche chiederglielo, e ve lo diranno.
- Quanto sono grandi, Frank?
- Oh, sono piccoli piccoli, con mantelli verdi, e le più belle scarpette mai viste. Ce ne sono due - tutti e due vecchie conoscenze - che corrono lungo il subbio d'ordito. Quel tipo con la parrucca a ricciolini si chiama Jim Jam, e quell'altro col cappello a tre punte si chiama Nickey Nick. Nick sa suonare la cornamusa. Nickey, suonaci qualcosa, o te la farò vedere io su, dai, "Le Rive del Lago Erne".
Ssth, adesso - ascoltate! Il poveretto, pur continuando a tessere più in fretta che poteva, prestava ogni possibile segno di attenzione alla musica, e sembrava gustarla proprio come fosse stata reale.
Leggenda riportata da William Carleton