Differenze tra le versioni di "Racconti:Caino e la Luna"

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Versione delle 19:34, 2 mag 2017

SCHEDA
Cainoeabeleheerdink.jpg

Tipologia: Racconto Popolare
Origine: Italia
Regione: Lazio
Tematiche: -


Quando Caino ebbe ammazzato il fratello, fu maledetto da Dio a errare per il mondo e non poté vedere più il sole, che gli appariva come l'occhio del Signore che scruta ogni angolo della terra. Prese così a camminare di notte avendo per compagni solo cani randagi e nascondendosi nelle ore della luce dentro le caverne e nel fondo delle foreste come un animale.
A poco a poco cominciò a essere ossessionato anche dalla luna che gli parve un altro occhio che si apriva piano piano nelle notti divenendo sempre più grande, fino a splendere spaventoso per tornare poi a chiudersi.
Cercò così di non guardarlo andando per le selve: ma anche là l'occhio traspariva, ora tra le fronde, ora dalle macchie, come se vi fosse appostato.
Allora Caino prese a camminare solo nelle tre notti di luna nuova, in quelle nuvolose e durante gli uragani e le tempeste.
Quando non ne poté più di quella maledizione, ricordandosi del suo antico mestiere di contadino, passando una notte per l'aia, rubò un forcone e una roncola e tagliò nel bosco un fascio enorme di rovi che infilò nella forca e salì in cielo.
Quando arrivò la luna piena, Caino vi si gettò contro con il fascio di rovi, ma la luna lo inghiottì per sempre. E anche oggi, chi guarda bene vede ancora lassù, nelle macchie lunari., Caino con i rovi e il forcone. Chi non lo vede ascolti i suoi amici cani randagi che, nelle notti di luna piena, abbaiano mostrando i denti e chiamandolo: «Caì ... Caì ... noo».