Differenze tra le versioni di "Polite (1)"
m (Sostituzione testo - 'Eneide, Libro II' con 'Eneide, Libro II') |
|||
Riga 16: | Riga 16: | ||
=== Fonti Antiche === | === Fonti Antiche === | ||
*Omero, ''Iliade'' | *Omero, ''Iliade'' | ||
− | *Virgilio, ''[[Biblioteca:Eneide, Libro II|Eneide, Libro II]]'' | + | *Virgilio, ''[[Biblioteca:Virgilio, Eneide, Libro II|Eneide, Libro II]]'' |
[[Categoria:Mitologia Greca]] | [[Categoria:Mitologia Greca]] |
Versione delle 14:02, 24 mar 2017
Uno dei figli di Priamo e di Ecuba: guerriero valoroso, fu ucciso da Neottolemo la notte della caduta di Troia sotto gli occhi del padre.
" Ed ecco, scampato alla strage di Pirro, Polite,
uno dei figli di Priamo, tra i dardi, tra i nemici
fugge per i lunghi portici, e percorre gli atrii deserti,
ferlto: impetuoso lo insegue Pirro con colpi minacciosi
e già lo afferra con la mano e lo preme con l'asta:
come infine giunse davanti allo sguardo dei genitori,
cadde, ed effuse con molto sangue la vita. "
(Virgilio, Eneide)
Lasciò un figlio bambino, chiamato Priamo in onore del nonno, che Enea riuscì a mettere in salvo portandolo con sé in Italia.
Bibliografia
Fonti Antiche
- Omero, Iliade
- Virgilio, Eneide, Libro II