Differenze tra le versioni di "Menete (3)"
m (Sostituzione testo - 'Eneide, Libro XII' con 'Biblioteca:Eneide, Libro XII, Eneide, Libro XII') |
m (Sostituzione testo - 'Biblioteca:Eneide, Libro XII, Eneide, Libro XII' con 'Eneide, Libro XII') |
||
Riga 14: | Riga 14: | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
=== Fonti Antiche === | === Fonti Antiche === | ||
− | *[[Virgilio]], [[Biblioteca:Eneide, Libro XII | + | *[[Virgilio]], [[Biblioteca:Eneide, Libro XII|Eneide, Libro XII]]. |
Versione delle 20:13, 23 set 2012
Giovane e povero pescatore di Lerna: abbandonò la sua terra per cercare fortuna in Italia stabilendosi a Pallanteo allora governata da Evandro.
La morte
Era scoppiata la guerra troiano-italica, con Pallante figlio di Evandro al fianco di Enea: nonostante avesse in odio le guerre, Menete volle combattere al fianco di Pallante, in segno di gratitudine verso chi lo aveva accolto, benché i due non si fossero mai frequentati per via del divario sociale. Rimase vittima di Turno nell'ultima battaglia.
Turno uccide i fratelli venuti dalla Licia e dai campi di Apollo,
e il giovane arcade Menete, che invano odiava la guerra,
e aveva il lavoro intorno alle acque della pescosa Lerna,
e una povera casa, e non conosceva le soglie dei potenti
(Eneide, libro XII)