Differenze tra le versioni di "Melicerte"
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*Igino, [[Favole]] 1-5 e [[Astronomia poetica]] 2, 20 | *Igino, [[Favole]] 1-5 e [[Astronomia poetica]] 2, 20 |
Versione delle 10:27, 16 gen 2012
Figlio di Atamante e di Ino: in qualche testo è chiamato Melicerta. Fu trasformato in un dio marino, col nome di Palemone, dopo essere finito in mare insieme alla madre per sfuggire alla furia del padre impazzito. Ino fu poi divinizzata sotto il nome di Leucotea (la Dea Bianca), e Melicerte sotto il nome di Palemone, rappresentato generalmente in groppa a un delfino: sono entrambi divinità dei naviganti, e in onore di Melicerte vennero istituiti da Sisifo i Giochi Istmici di Corinto.
Riferimenti letterari
- Ovidio, Metamorfosi, Libro IV, 481 ss.
- Diodoro Siculo 4, 47;
- Igino, Favole 1-5 e Astronomia poetica 2, 20
- Erodoto 7, 197
- Pausania 1, 44, 7 ss. e 9, 34, 4-5
- Nonno, Dionisiache X, 1 ss.
Riferimenti artistici
- Raffaello, Trionfo di Galatea, affresco.