Differenze tra le versioni di "Laride"

m (Sostituzione testo - "|ambiti=Gemelli" con "|ambiti1=Gemelli |ambiti2=- |ambiti3=- |ambiti4=- |ambiti5=- |ambiti6=- |ambiti7=- |ambiti8=-")
m (Sostituzione testo - "spada" con "spada")
 
(3 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 6: Riga 6:
 
|etimo=-
 
|etimo=-
 
|sesso=Maschio
 
|sesso=Maschio
 +
|padre1=
 +
|madre1=
 +
|fratello1=
 +
|fratello2=
 +
|fratello3=
 +
|consorte=
 +
|figlio=
 +
|consorte1=
 +
|figlio1.1=
 +
|figlio1.2=
 +
|consorte2=
 +
|figlio2.1=
 +
|figlio2.2=
 
|sezione=Mitologia Classica
 
|sezione=Mitologia Classica
 
|continente=Europa
 
|continente=Europa
Riga 39: Riga 52:
 
|colori3=-
 
|colori3=-
 
|colori4=-
 
|colori4=-
|attributi1=-
+
|alimenti1=-
|attributi2=-
+
|alimenti2=-
|attributi3=-
+
|alimenti3=-
|attributi4=-
+
|alimenti4=-
|attributi5=-
+
|armi1=-
|attributi6=-
+
|armi2=-
 +
|armi3=-
 +
|armi4=-
 +
|armi5=-
 +
|armi6=-
 +
|armi7=-
 +
|armi8=-
 +
|abbigliamento1=-
 +
|abbigliamento2=-
 +
|abbigliamento3=-
 +
|abbigliamento4=-
 +
|abbigliamento5=-
 +
|abbigliamento6=-
 +
|abbigliamento7=-
 +
|abbigliamento8=-
 +
|altri1=-
 +
|altri2=-
 +
|altri3=-
 +
|altri4=-
 +
|altri5=-
 +
|altri6=-
 +
|altri7=-
 +
|altri8=-
 +
|numeri1=-
 +
|numeri2=-
 +
|numeri3=-
 +
|numeri4=-
 
|elemento=-
 
|elemento=-
 
|habitat=-
 
|habitat=-
Riga 60: Riga 99:
 
Giovane latino, figlio di [[Dauco]], partecipò col gemello [[Timbro]] alla guerra contro i troiani sbarcati nel Lazio. I due fratelli erano assolutamente identici.
 
Giovane latino, figlio di [[Dauco]], partecipò col gemello [[Timbro]] alla guerra contro i troiani sbarcati nel Lazio. I due fratelli erano assolutamente identici.
  
== La morte ==
+
==MORTE==
Armato di spada, Laride affrontò [[Pallante]] volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria spada lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.
+
Armato di [[spada]], Laride affrontò [[Pallante]] volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria [[spada]] lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.
  
 
<poem> ''E voi, Laride e Timbro,''
 
<poem> ''E voi, Laride e Timbro,''
Riga 79: Riga 118:
  
 
== Interpretazione ==
 
== Interpretazione ==
Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due  giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la spada con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.
+
Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due  giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la [[spada]] con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.
  
 
==BIBLIOGRAFIA==
 
==BIBLIOGRAFIA==

Versione attuale delle 16:32, 10 set 2023

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Romani
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Guerrieri
Specificità: Fanti
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Gemelli


Giovane latino, figlio di Dauco, partecipò col gemello Timbro alla guerra contro i troiani sbarcati nel Lazio. I due fratelli erano assolutamente identici.

MORTE[modifica]

Armato di spada, Laride affrontò Pallante volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria spada lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.

 E voi, Laride e Timbro,
figli di Dauco, ambi d'un parto nati,
per le sue man cadeste. Eran costoro
sí l'un del tutto a l'altro somigliante,
che dal padre indistinti e da la madre
facean lor grato errore e dolce inganno.
Sol or Pallante (ahi! troppo duramente)
vi fe' diversi: ch'a te 'l capo netto,
Timbro, recise; a te, Laride, in terra
mandò la destra. E questa anche guizzando
te per suo riconobbe, e con le dita
strinse il tuo ferro, e 'l brancicò più volte.

(Virgilio, Eneide)

Interpretazione[modifica]

Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la spada con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]