Laride

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
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[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Romani
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Guerrieri
Specificità: Fanti
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Gemelli


Giovane latino, figlio di Dauco, partecipò col gemello Timbro alla guerra contro i troiani sbarcati nel Lazio. I due fratelli erano assolutamente identici.

MORTE[modifica]

Armato di spada, Laride affrontò Pallante volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria spada lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.

 E voi, Laride e Timbro,
figli di Dauco, ambi d'un parto nati,
per le sue man cadeste. Eran costoro
sí l'un del tutto a l'altro somigliante,
che dal padre indistinti e da la madre
facean lor grato errore e dolce inganno.
Sol or Pallante (ahi! troppo duramente)
vi fe' diversi: ch'a te 'l capo netto,
Timbro, recise; a te, Laride, in terra
mandò la destra. E questa anche guizzando
te per suo riconobbe, e con le dita
strinse il tuo ferro, e 'l brancicò più volte.

(Virgilio, Eneide)

Interpretazione[modifica]

Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la spada con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]