Modifica di Laride

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==MORTE==
 
==MORTE==
Armato di [[spada]], Laride affrontò [[Pallante]] volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria [[spada]] lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.
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Armato di spada, Laride affrontò [[Pallante]] volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria spada lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.
  
 
<poem> ''E voi, Laride e Timbro,''
 
<poem> ''E voi, Laride e Timbro,''
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== Interpretazione ==
 
== Interpretazione ==
Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due  giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la [[spada]] con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.
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Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due  giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la spada con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.
  
 
==BIBLIOGRAFIA==
 
==BIBLIOGRAFIA==

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