Differenze tra le versioni di "Lamatsu"
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Demone femminile, figlia del dio [[Anu]]. La sua caratteristica più spiccata è la voracità: delle sue vittime divora, oltre alle carni, anche le ossa, e ne beve golosamente il sangue. Le sue vittime preferite sono i bambini, per difendere i quali dagli attacchi di questo mostro si usavano delle laminette magiche, che oggi sono una delle fonti più preziose per la conoscenza di Lamastu. | Demone femminile, figlia del dio [[Anu]]. La sua caratteristica più spiccata è la voracità: delle sue vittime divora, oltre alle carni, anche le ossa, e ne beve golosamente il sangue. Le sue vittime preferite sono i bambini, per difendere i quali dagli attacchi di questo mostro si usavano delle laminette magiche, che oggi sono una delle fonti più preziose per la conoscenza di Lamastu. | ||
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− | Ecco come essa è descritta in un testo: «La sua faccia è quella di una leonessa-dea, con il viso pallido; le sue orecchie sono orecchie d'asino; i suoi seni sono nudi, i capelli arruffati, le mani lorde, con le dita lunghe e le unghie rapaci; i piedi sono come quelli di Zu, il suo veleno è quello del serpente e dello scorpione». In uno scongiuro contro questo demonio troviamo anche un accenno al fatto che si tratta di un essere alato. | + | Ecco come essa è descritta in un testo: ''«La sua faccia è quella di una leonessa-dea, con il viso pallido; le sue orecchie sono orecchie d'asino; i suoi seni sono nudi, i capelli arruffati, le mani lorde, con le dita lunghe e le unghie rapaci; i piedi sono come quelli di Zu, il suo veleno è quello del serpente e dello scorpione»''. In uno scongiuro contro questo demonio troviamo anche un accenno al fatto che si tratta di un essere alato. |
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Versione delle 14:34, 9 ott 2010
Demone femminile, figlia del dio Anu. La sua caratteristica più spiccata è la voracità: delle sue vittime divora, oltre alle carni, anche le ossa, e ne beve golosamente il sangue. Le sue vittime preferite sono i bambini, per difendere i quali dagli attacchi di questo mostro si usavano delle laminette magiche, che oggi sono una delle fonti più preziose per la conoscenza di Lamastu.
Iconografia
Ecco come essa è descritta in un testo: «La sua faccia è quella di una leonessa-dea, con il viso pallido; le sue orecchie sono orecchie d'asino; i suoi seni sono nudi, i capelli arruffati, le mani lorde, con le dita lunghe e le unghie rapaci; i piedi sono come quelli di Zu, il suo veleno è quello del serpente e dello scorpione». In uno scongiuro contro questo demonio troviamo anche un accenno al fatto che si tratta di un essere alato.