Differenze tra le versioni di "Heroides"

Riga 11: Riga 11:
 
}}
 
}}
  
Opera di [[Ovidio]], è una raccolta di lettere di donne abbandonate dai loro amanti o mariti, per tradimenti o cause esterne, e lettere di seduzione maschile (Paride, Aconzio), ma anche femminile (Fedra verso Ippolito). Sono storie d’amore che traggono spunto dall’epica (Penelope, Didone, Elena, ecc.) o dalla tragedia (Fedra, Medea), che Ovidio trascodifica nell’elegia: un nuovo filone dell’elegia d’amore latina, inventato da Ovidio (come egli stesso vanta).
+
Opera di [[Ovidio]], è una raccolta di lettere di donne abbandonate dai loro amanti o mariti, per tradimenti o cause esterne, e lettere di seduzione maschile ([[Paride]], [[Aconzio]]), ma anche femminile ([[Fedra]] verso [[Ippolito]]). Sono storie d’amore che traggono spunto dall’epica ([[Penelope]], [[Didone]], [[Elena]], ecc.) o dalla tragedia ([[Fedra]], [[Medea]]), che Ovidio trascodifica nell’elegia: un nuovo filone dell’elegia d’amore latina, inventato da Ovidio (come egli stesso vanta).
  
 
==Il testo==
 
==Il testo==

Versione delle 13:11, 17 mar 2017

EROIDI
Noimage.jpg
Titolo orig.: Heroides
Autore: Ovidio
Nazione: {{{nazione}}}
Sezione: Mitologia Greca
Anno: I sec. d.C.
Tipo: {{{tipo}}}
Genere: Raccolta epistolare
Subgenere: {{{subgenere}}}
Lingua orig.: latino
In Biblioteca: {{{biblioteca}}}
Traduzione: italiano

Opera di Ovidio, è una raccolta di lettere di donne abbandonate dai loro amanti o mariti, per tradimenti o cause esterne, e lettere di seduzione maschile (Paride, Aconzio), ma anche femminile (Fedra verso Ippolito). Sono storie d’amore che traggono spunto dall’epica (Penelope, Didone, Elena, ecc.) o dalla tragedia (Fedra, Medea), che Ovidio trascodifica nell’elegia: un nuovo filone dell’elegia d’amore latina, inventato da Ovidio (come egli stesso vanta).

Il testo

Per visualizzare il testo integrale vai a Biblioteca:Heroides