Differenze tra le versioni di "Gialandhara"
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Figlio della dea-fiume [[Ganga]] e del Grande Oceano, accoppiatisi per volontà del dio [[Shiva]]. Ammirato della forza sovrumana di Gialandhara, il dio [[Brahma]] non esitò a concedergli in dono la facoltà di vincere gli dèi e di resuscitare i morti. Astuto e terribile, approfittò del suo potere e scacciò gli dèi dal cielo, ma dopo un alternarsi di guerre e di armistizi il tiranno alla fine fu vinto dal dio [[Shiva]] che gli mozzò il capo; le dee, smaniose di vendicarsi degli affronti subiti, si tramutarono in streghe e piombarono su Gialandhara per succhiargli il sangue. | Figlio della dea-fiume [[Ganga]] e del Grande Oceano, accoppiatisi per volontà del dio [[Shiva]]. Ammirato della forza sovrumana di Gialandhara, il dio [[Brahma]] non esitò a concedergli in dono la facoltà di vincere gli dèi e di resuscitare i morti. Astuto e terribile, approfittò del suo potere e scacciò gli dèi dal cielo, ma dopo un alternarsi di guerre e di armistizi il tiranno alla fine fu vinto dal dio [[Shiva]] che gli mozzò il capo; le dee, smaniose di vendicarsi degli affronti subiti, si tramutarono in streghe e piombarono su Gialandhara per succhiargli il sangue. | ||
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Versione delle 23:16, 11 dic 2018
Figlio della dea-fiume Ganga e del Grande Oceano, accoppiatisi per volontà del dio Shiva. Ammirato della forza sovrumana di Gialandhara, il dio Brahma non esitò a concedergli in dono la facoltà di vincere gli dèi e di resuscitare i morti. Astuto e terribile, approfittò del suo potere e scacciò gli dèi dal cielo, ma dopo un alternarsi di guerre e di armistizi il tiranno alla fine fu vinto dal dio Shiva che gli mozzò il capo; le dee, smaniose di vendicarsi degli affronti subiti, si tramutarono in streghe e piombarono su Gialandhara per succhiargli il sangue.