File:Giove e Semele.jpg

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SCHEDA
Autore: Ricci, Sebastiano
Nazione: Italia
Titolo: Giove e Semele
Periodo: Arte Moderna
Stile: Barocco
Datazione: 1695-1704
Tipologia: Pittura
Tecnica: Olio su tela
Ubicazione: Galleria degli Uffizi, Firenze
Descrizione: Tutto il dipinto è costruito per diagonali opposte che sembrano sottolineare e enfatizzare a forza emanata da Giove. Accanto a questo, l’involversi dei panneggi e delle nuvole testimoniano che il momento è quello immediatamente precedente alla morte di Semele. L’ambientazione è la solita: la stanza del palazzo di Cadmo in cui Giove entra per l’incontro fatale con Semele. La principessa tebana, come nel dipinto di Rubens, tiene il braccio alzato sopra la testa per proteggersi anche se l’atteggiamento sembra molto meno drammatico. Importante è, come nel dipinto di Luca da Reggio, l’evidente differenziazione tra il fulmine minore, più leggero, che Giove tiene in mano, invece del fuoco con cui ha abbattuto tifone dalle cento braccia che compare trai piedi dell’aquila. Mentre in altri dipinti rappresentanti il mito, talvolta è proprio l’aquila a condurre il fulmine su Semele, qui l’animale divino sta in disparte, dietro la principessa, rendendo inoffensive le fiamme che divampano dalla folgore. Giove, dal canto suo, sembra voler indicare a Semele il suo tentativo di non ucciderla troppo violentemente. Come in Ovidio, e, più recentemente, nella versione delle Metamorfosi di Lodovico Dolce , a questo fulmine minore egli aggiunge i lampi, i nembi e i tuoni e per questo appare avvolto nel turbinio di nuvole. Il vaso che figura nell’immagine è simile a quello che compare nel dipinto di Caron e nel disegno di Abate. Come spesso nella scena, compare un puttino che sembra molto spaventato dalla potenza di Giove e se ne intravede un altro dietro il letto. Il dettaglio inusuale è che il puttino in primo piano sembra avere gambe di serpente e nelle fonti non sembrano esserci annotazioni che possano giustificare esplicitamente tale presenza. Per la posizione di Semele l’origine è ravvisabile in un’ incisione da Perin del Vaga con Cupido e Psiche di autore conservata alla Marucellana. La posizione di Psiche voltata mentre Amore scopre la tenda è identica a quella di Semele per la quale Ricci ha chiaramente tratto ispirazione.Anche Psiche, come Semele, vedrà qualcosa che non doveva vedere. Da umana, saprà che il suo amante è divino ed entrambe subiranno una punizione che però per Semele coinciderà con la morte, per Psiche finirà con l’ammissione all’Olimpo. C’è una piccola tela in una collezione privata in Svizzera che riprende in scala minore l’intera composizione di Sebastiano e che, secondo Scarpa, è un’esercitazione di Gaspare Dizioni sulla matrice del maestro.
Sezione: Mitologia Greca
Tag: Zeus, Semele
Miniatura: Giove e Semele.jpg
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