Dharma

La sacra Legge; il Canone Buddhista. Vocabolo sanscrito che nella sua accezione fondamentale indica la legge religiosa e morale, nonché l'osservanza dei doveri ad essa inerenti. Poiché l'osservanza si riferisce sia alla vita religiosa che a quella sociale, dharma indica anche il complesso delle regole giuridiche che determinano e precisano i diritti ed i doveri dei singoli. Come personificazione del diritto e della giustizia si identifica con Yama, Dio della Morte. Come dovere individuale, dharma significa far fronte a tutte le proprie responsabilità di fronte al mondo ed a sè stesso. È il dovere religioso e morale che si esplica prevalentemente come pietà e giustizia. I testi che trattano il dharma sono in particolare il Dharmasutra ed il Dharmasastra, il primo risalente al periodo vedico, il secondo ad epoca posteriore. In essi il dharma concerne i doveri delle caste, i riti ed i costumi che rientrano nelle cerimonie religiose di ordine "sacramentale" o purificatorio, nonché i quattro stadi della vita : studentato, famiglia, vita contemplativa e vita da monaco mendicante. Nel Buddhismo, il dharma è il secondo dei tre "rifugi" prescritti al fedele, mentre per il laico esso rappresenta i cinque comandamenti fondamentali : non uccidere, non mentire, non rubare, astenersi da pratiche sessuali illecite e da sostanze inebrianti. Nella filosofia buddhista, il termine dharma ha assunto una valenza metafisica ed è passato a designare i fattori costitutivi della realtà e l'essenza ultima di essa, il corpo cosmico del Buddha.