Coda

SCHEDA
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IDENTITÀ
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Simboli
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CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Attributi Fisici
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CARATTERI
Aspetto:
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Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Sessualità Virilità Guerra

La parola latina "pene" significa sia "coda" che organo sessuale maschile e in molti miti asiatici e nordamericani la coda svolge un ruolo fallico. È simile al complesso simbolismo abbracciato dal serpente. La presenza della coda in esseri umani simboleggia in genere l'aspetto bestiale, e non di rado è stata usata per dispregiare o discriminare razzisticamente delle popolazioni.

AFRICA[modifica]

Mitologia Africana Tribale[modifica]

In Africa, dove per lungo tempo si è parlato dei caudati Niam Niam, troviamo presso i Boscimani i Qweqwete, mitica popolazione di esseri dotati di coda, che vivono sott'acqua. Antitetici ad essi sono i presunti abitanti del sole, anch'essi dotati di coda, di cui favoleggiano gli Ewe del Togo.

ASIA[modifica]

Mitologia Asiatica Tribale[modifica]

Sempre in Asia dobbiamo ricordare gli Orang Ekor malesi; essi sono molto timidi e sono vestiti di un gonnellino di foglie, sotto il quale si intravede una corta coda. Sempre secondo fonti malesi, in Cambogia esisterebbe una popolazione di selvaggi antropofagi con la coda, i Batak Berekor.

Mitologia Cinese[modifica]

In Cina troviamo i mitici Kia Pou. Questi sono un popolo dotato di coda, che devono riporre in apposite buche fatte nel suolo quando si siedono. Se si taglia loro la coda, o semplicemente la si ferisce, muoiono all'istante. Anche nel Tibet si ripete la medesima storia di uomini con la coda così rigida e dritta che quando si vogliono sedere, devono predisporre a terra un apposito buco.

Mitologia Ebraica[modifica]

Va ricordato anche che secondo alcune leggende talmudiche Adamo fu creato con la coda, e che da essa fu poi generata Eva.

Mitologia Giapponese[modifica]

Nella prefazione al Kojiki, l'opera più antica rimastaci della letteratura giapponese, Yasumaro cita degli uomini caudati, che sono solo una designazione dispregiativa della popolazione Ainu, che vestiva con pelli di animali. Comunque, nella mitologia giapponese troviamo anche una razza mitica di uomini con la coda, chiamati Geriboku. Essi portano sulle spalle una zappa, necessaria a scavare buche nel suolo in cui ripongono la coda quando si siedono o si sdraiano.

Mitologia Turco-Mongola[modifica]

Lo stendardo turco-mongolo, il Tug, era fatto di una o più code di animali, più spesso di cavallo, ma a volte di bue o di yak, e traeva le sue proprietà simboliche dal fatto che in questa parte del corpo dell'animale risiede tutta la sua forza. Questa nozione di forza guerriera o di virilità paragona la coda del cavallo, posta sulla sommità di un'asta, al penis erectus.

EUROPA[modifica]

Sembra che gli Unni abbiano usato questo emblema e certamente lo usavano anche i Bulgari pre-slavi.
Durante il regno dello zar Boris, il Papa impose ai catecumeni di sostituirlo con la croce. Come sottolinea Roux, "in questo periodo si riteneva che i simboli fossero potenti e che il segno con cui era decorato lo stendardo dovesse svolgere lo stesso ruolo, come oggetto di fede, di quello svolto dalla Croce" - da qui la sostituzione dell'uno con l'altro. Questa sostituzione di un emblema con un altro dovrebbe essere il segno di una vera conversione interiore.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

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Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]


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Fonti Moderne[modifica]


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