Modifica di Bradamante

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<br>Bradamante si dispera, incontra di nuovo [[Melissa]], la quale le rivela che il suo amato è caduto nei lacci di Alcina: obliando la sua dignità e immemore del suo amore è in balìa dei sensi e dei capricci della perversa maga. L'anello incantato ritorna nelle mani di Melissa, perché Bradamante la scongiura di raggiungere l'isola e tentare la liberazione del suo innamorato. Dopo alterne vicende che vedono Ruggiero obbedire alle buone ragioni di Melissa e lasciare [[Alcina]], l'eroe ricade in un altro inganno e si ritrova ancora in balìa di Atlante, in un castello diverso dal primo. Lo raggiunge Bradamante e la loro gioia non ha limiti: gioia di breve durata, perché dopo lo scontro con Pinabello, che Bradamante riesce a uccidere, Ruggiero si rende irreperibile. L'attesa di Bradamante in Montalbano è vana: Ruggiero non torna e a poco a poco la gelosia la invade; Marfisa è sospettata, a torto, da Bradamante, che in uno scontro ha la meglio su Rodomonte. Infine Bradamante e Marfisa si battono in duello; interviene Ruggiero, che per poco non viene trafitto dall'inviperita [[Marfisa]], quand'ecco, mentre la terra trema come per un terremoto, si leva una voce solenne ad ammonire di cessare i contrasti: fratelli e sorelle non devono alzare le mani gli uni sugli altri.
 
<br>Bradamante si dispera, incontra di nuovo [[Melissa]], la quale le rivela che il suo amato è caduto nei lacci di Alcina: obliando la sua dignità e immemore del suo amore è in balìa dei sensi e dei capricci della perversa maga. L'anello incantato ritorna nelle mani di Melissa, perché Bradamante la scongiura di raggiungere l'isola e tentare la liberazione del suo innamorato. Dopo alterne vicende che vedono Ruggiero obbedire alle buone ragioni di Melissa e lasciare [[Alcina]], l'eroe ricade in un altro inganno e si ritrova ancora in balìa di Atlante, in un castello diverso dal primo. Lo raggiunge Bradamante e la loro gioia non ha limiti: gioia di breve durata, perché dopo lo scontro con Pinabello, che Bradamante riesce a uccidere, Ruggiero si rende irreperibile. L'attesa di Bradamante in Montalbano è vana: Ruggiero non torna e a poco a poco la gelosia la invade; Marfisa è sospettata, a torto, da Bradamante, che in uno scontro ha la meglio su Rodomonte. Infine Bradamante e Marfisa si battono in duello; interviene Ruggiero, che per poco non viene trafitto dall'inviperita [[Marfisa]], quand'ecco, mentre la terra trema come per un terremoto, si leva una voce solenne ad ammonire di cessare i contrasti: fratelli e sorelle non devono alzare le mani gli uni sugli altri.
 
<br>E si spiega l'arcano: lo spirito di Atlante (era sua la voce solenne che aveva impedito il massacro) racconta che Marfisa e Ruggiero sono entrambi figli di Ruggiero II e [[Galaciella]]; i fratelli di costei, ucciso il cognato Ruggiero, l'avevano abbandonata in mare aperto, certi che annegasse; invece la sua buona sorte aveva fatto arenare la fragile imbarcazione alle Sirti: qui l'infelice si era sgravata delle creature che portava in grembo ed era morta dandole alla luce: i due gemelli, appunto, Ruggiero e Marfisa; questi, raccolti da Atlante e nutriti da una leonessa, furono separati presto dopo una razzia degli Arabi che rapirono la bambina. Così Ruggiero crebbe solo, gelosamente custodito da Atlante. Quando volle partire e allontanarsi da Atlante, questi era morto di crepacuore ottenendo però da Caronte di mantenere integro il suo spirito fino all'incontro presso di lui dei due gemelli. Quando Atlante termina il suo racconto, Marfisa e Ruggiero commossi si gettano l'uno nelle braccia dell'altro mentre Bradamante è raggiante di felicità: la sua gelosia non ha più ragione di essere.
 
<br>E si spiega l'arcano: lo spirito di Atlante (era sua la voce solenne che aveva impedito il massacro) racconta che Marfisa e Ruggiero sono entrambi figli di Ruggiero II e [[Galaciella]]; i fratelli di costei, ucciso il cognato Ruggiero, l'avevano abbandonata in mare aperto, certi che annegasse; invece la sua buona sorte aveva fatto arenare la fragile imbarcazione alle Sirti: qui l'infelice si era sgravata delle creature che portava in grembo ed era morta dandole alla luce: i due gemelli, appunto, Ruggiero e Marfisa; questi, raccolti da Atlante e nutriti da una leonessa, furono separati presto dopo una razzia degli Arabi che rapirono la bambina. Così Ruggiero crebbe solo, gelosamente custodito da Atlante. Quando volle partire e allontanarsi da Atlante, questi era morto di crepacuore ottenendo però da Caronte di mantenere integro il suo spirito fino all'incontro presso di lui dei due gemelli. Quando Atlante termina il suo racconto, Marfisa e Ruggiero commossi si gettano l'uno nelle braccia dell'altro mentre Bradamante è raggiante di felicità: la sua gelosia non ha più ragione di essere.
<br>Marfisa decide di abbracciare la fede cristiana e finalmente, dopo altre avventure, Bradamante può coronare il suo sogno d'amore e dare avvìo alla gloriosa dinastia degli Estensi, nonostante suo padre per molto tempo avesse voluto darla in sposa a Leone, figlio dell'imperatore di Costantinopoli.
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<br>Marfisa decide di abbracciare la fede cristiana e finalmente, dopo altre avventure, Bradamante può coronare il suo sogno d'amore e dare avvìo alla gloriosa dinastia degli Estensi, nonostante taluni pretendano di destinarla in sposa a Leone, erede dell'imperatore di Costantinopoli.
  
 
==BIBLIOGRAFIA==
 
==BIBLIOGRAFIA==

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