Modifica di Biblioteca:Ovidio, Metamorfosi, Libro III
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<poem> | <poem> | ||
− | Abbandonate le false sembianze di toro, ormai | + | Abbandonate le false sembianze di toro, ormai Zeus |
− | si era svelato e aveva raggiunto le campagne di | + | si era svelato e aveva raggiunto le campagne di Creta, |
− | quando il padre, all'oscuro del rapimento, ordinò a | + | quando il padre, all'oscuro del rapimento, ordinò a Cadmo |
− | di cercargli la | + | di cercargli la figlia, con la minaccia, per crudeltà e affetto |
insieme, di esiliarlo se non l'avesse trovata. | insieme, di esiliarlo se non l'avesse trovata. | ||
Percorsa invano la terra (e chi potrebbe scoprire i sotterfugi | Percorsa invano la terra (e chi potrebbe scoprire i sotterfugi | ||
− | di | + | di Zeus?), come un esule il figlio di Agenore evita la patria, |
− | l'ira paterna, e consulta l'oracolo di | + | l'ira paterna, e consulta l'oracolo di Febo |
supplicandolo di dirgli in che terra si debba fermare. | supplicandolo di dirgli in che terra si debba fermare. | ||
− | "In una landa deserta", afferma | + | "In una landa deserta", afferma Febo, "incontrerai una giovenca |
che, non obbligata al curvo aratro, mai ha subito il giogo: | che, non obbligata al curvo aratro, mai ha subito il giogo: | ||
seguila dove ti guida e nella pianura in cui s'adagerà | seguila dove ti guida e nella pianura in cui s'adagerà | ||
− | innalza delle mura e chiama | + | innalza delle mura e chiama Beozia quella regione." |
− | Appena disceso dall'antro di | + | Appena disceso dall'antro di Castalia, Cadmo |
vide passare lentamente una giovenca incustodita, | vide passare lentamente una giovenca incustodita, | ||
che sul collo non recava segno di schiavitù. | che sul collo non recava segno di schiavitù. | ||
La segue e con cautela ne ripercorre le tracce, | La segue e con cautela ne ripercorre le tracce, | ||
− | ringraziando in cuore | + | ringraziando in cuore Febo d'indicargli il cammino. |
− | Superati i guadi del | + | Superati i guadi del Cefiso e i campi di Pànope, |
l'animale si fermò e levando al cielo la fronte | l'animale si fermò e levando al cielo la fronte | ||
ornata di alte corna, riempì l'aria di muggiti, | ornata di alte corna, riempì l'aria di muggiti, | ||
poi voltandosi a guardare chi lo seguiva, | poi voltandosi a guardare chi lo seguiva, | ||
si accosciò stendendo il fianco sull'erba tenera. | si accosciò stendendo il fianco sull'erba tenera. | ||
− | Riconoscente | + | Riconoscente Cadmo imprime baci su quel suolo |
straniero e saluta quei monti e campi sconosciuti. | straniero e saluta quei monti e campi sconosciuti. | ||
− | Si accinge poi a onorare | + | Si accinge poi a onorare Zeus e ordina ai servi di recarsi |
ad attingere acqua per la cerimonia a una fresca sorgente. | ad attingere acqua per la cerimonia a una fresca sorgente. | ||
C'era una foresta antica, inviolata dalla scure, | C'era una foresta antica, inviolata dalla scure, | ||
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dove, sotto una bassa volta sorretta da un ammasso di pietre, | dove, sotto una bassa volta sorretta da un ammasso di pietre, | ||
sgorgava abbondante l'acqua. Qui stava rintanato | sgorgava abbondante l'acqua. Qui stava rintanato | ||
− | un | + | un serpente generato da Marte e screziato di squame d'oro: |
saettano fuoco gli occhi, gonfio tutto di veleno è il suo corpo, | saettano fuoco gli occhi, gonfio tutto di veleno è il suo corpo, | ||
e in mezzo a tre file di denti guizzano tre lingue. | e in mezzo a tre file di denti guizzano tre lingue. | ||
In questo bosco per sventura s'inoltrò la gente | In questo bosco per sventura s'inoltrò la gente | ||
− | venuta da | + | venuta da Tiro. L'anfora calata nell'acqua |
− | fece un tonfo, ed ecco che livido il | + | fece un tonfo, ed ecco che livido il serpente dal fondo dell'antro |
trae fuori il capo vomitando sibili orrendi. | trae fuori il capo vomitando sibili orrendi. | ||
Sfuggono le anfore dalle mani, esangue si fa il corpo | Sfuggono le anfore dalle mani, esangue si fa il corpo | ||
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domina tutto il bosco: tanto è grande, se tu lo vedessi intero, | domina tutto il bosco: tanto è grande, se tu lo vedessi intero, | ||
quanto il Serpente che separa le due Orse. | quanto il Serpente che separa le due Orse. | ||
− | Poi di colpo s'avventa sui | + | Poi di colpo s'avventa sui Fenici, o che s'apprestino a combattere, |
a fuggire o che il terrore impedisca loro entrambe | a fuggire o che il terrore impedisca loro entrambe | ||
le azioni: e questi li uccide coi morsi, quelli tendendo le spire, | le azioni: e questi li uccide coi morsi, quelli tendendo le spire, | ||
altri infine infettandoli col miasma mortale del suo veleno. | altri infine infettandoli col miasma mortale del suo veleno. | ||
Già il sole altissimo aveva ridotto le ombre a un filo: | Già il sole altissimo aveva ridotto le ombre a un filo: | ||
− | stupito del ritardo dei compagni, il | + | stupito del ritardo dei compagni, il figlio di Agenore allora |
si mise a cercarli. Addosso portava la pelle strappata | si mise a cercarli. Addosso portava la pelle strappata | ||
a un leone, per armi un'asta smagliante di ferro, | a un leone, per armi un'asta smagliante di ferro, | ||
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un macigno e grande quant'era con gran furia lo scagliò. | un macigno e grande quant'era con gran furia lo scagliò. | ||
Quell'urto avrebbe raso al suolo anche le mura più massicce | Quell'urto avrebbe raso al suolo anche le mura più massicce | ||
− | con le sue torri svettanti: incolume rimase il | + | con le sue torri svettanti: incolume rimase il serpente; |
le squame compatte della sua pelle nera, che lo proteggevano | le squame compatte della sua pelle nera, che lo proteggevano | ||
come una corazza, respinsero quel colpo spaventoso. | come una corazza, respinsero quel colpo spaventoso. | ||
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che si conficcò in mezzo alla spina dorsale, dove questa | che si conficcò in mezzo alla spina dorsale, dove questa | ||
flettendosi s'inarca, e penetrò con tutto il ferro nelle viscere. | flettendosi s'inarca, e penetrò con tutto il ferro nelle viscere. | ||
− | Pazzo di dolore il | + | Pazzo di dolore il serpente torse il capo verso il dorso |
e scorta la ferita, addentò l'asta che vi era confitta | e scorta la ferita, addentò l'asta che vi era confitta | ||
e, dopo averla scossa con violenza da ogni parte, | e, dopo averla scossa con violenza da ogni parte, | ||
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ora con impeto immane, come un fiume ingrossato dalle piogge, | ora con impeto immane, come un fiume ingrossato dalle piogge, | ||
si lancia e col petto abbatte ogni ostacolo che nella selva incontra. | si lancia e col petto abbatte ogni ostacolo che nella selva incontra. | ||
− | Il | + | Il figlio di Agenore arretra un po' e nelle spoglie del leone |
sostiene l'assalto, con la lancia protesa tiene a bada | sostiene l'assalto, con la lancia protesa tiene a bada | ||
la bocca che lo incalza. Quello infuria, a vuoto avventa morsi | la bocca che lo incalza. Quello infuria, a vuoto avventa morsi | ||
Riga 89: | Riga 89: | ||
piegando indietro il collo offeso e arretrando impediva | piegando indietro il collo offeso e arretrando impediva | ||
all'arma di piantarsi e di penetrare più a fondo; | all'arma di piantarsi e di penetrare più a fondo; | ||
− | finché il | + | finché il figlio di Agenore, puntandogli l'asta contro la gola, |
non lo incalzò da presso e, quando alle sue spalle nel ritrarsi | non lo incalzò da presso e, quando alle sue spalle nel ritrarsi | ||
si parò una quercia, insieme trafisse collo e tronco. | si parò una quercia, insieme trafisse collo e tronco. | ||
− | Sotto il peso del | + | Sotto il peso del serpente l'albero s'incurvò e gemette |
per le sue fibre sferzate dall'estremità della coda. | per le sue fibre sferzate dall'estremità della coda. | ||
Mentre il vincitore osserva le spoglie smisurate del nemico, | Mentre il vincitore osserva le spoglie smisurate del nemico, | ||
si udì una voce all'improvviso (donde venisse non si capiva, | si udì una voce all'improvviso (donde venisse non si capiva, | ||
− | ma certo si udì): "Perché, | + | ma certo si udì): "Perché, figlio di Agenore, guardi |
− | quel | + | quel serpente ucciso? Tu stesso come serpente sarai guardato". |
− | Sbigottito | + | Sbigottito Cadmo smarrì a lungo la mente |
e il colore, coi capelli ritti, gelato dal terrore. | e il colore, coi capelli ritti, gelato dal terrore. | ||
Ed ecco che, scendendo dall'alto dei cieli, la sua protettrice, | Ed ecco che, scendendo dall'alto dei cieli, la sua protettrice, | ||
− | + | Pallade gli è accanto e gli ordina, scavata la terra, | |
− | di seppellirvi i denti del | + | di seppellirvi i denti del drago, germi di un popolo futuro. |
Lui ubbidisce e, com'ebbe tracciato un solco affondando l'aratro, | Lui ubbidisce e, com'ebbe tracciato un solco affondando l'aratro, | ||
ligio sparge al suolo quei denti, semi di stirpe mortale. | ligio sparge al suolo quei denti, semi di stirpe mortale. | ||
Riga 114: | Riga 114: | ||
poi man mano il resto, finché continuando pian piano a crescere | poi man mano il resto, finché continuando pian piano a crescere | ||
appaiono intere, coi piedi che poggiano sul bordo del palco. | appaiono intere, coi piedi che poggiano sul bordo del palco. | ||
− | + | Cadmo, atterrito dal nuovo nemico, sta per prendere le armi: | |
"Non farlo!" gli grida uno del popolo spuntato | "Non farlo!" gli grida uno del popolo spuntato | ||
dalla terra. "Non intrometterti in guerre civili". | dalla terra. "Non intrometterti in guerre civili". | ||
Riga 125: | Riga 125: | ||
Ormai quella gioventù, destinata a così breve vita, | Ormai quella gioventù, destinata a così breve vita, | ||
col petto insanguinato giaceva nel tepore di madre terra: | col petto insanguinato giaceva nel tepore di madre terra: | ||
− | cinque solo i superstiti e fra questi | + | cinque solo i superstiti e fra questi Echìone |
− | che, ammonito da | + | che, ammonito da Pallade, gettò al suolo le proprie armi, |
chiese e strinse un patto di pace coi fratelli. | chiese e strinse un patto di pace coi fratelli. | ||
− | Così lo straniero di | + | Così lo straniero di Sidone li ebbe compagni di lavoro, |
− | quando fondò la città designata dall'oracolo di | + | quando fondò la città designata dall'oracolo di Febo. |
− | + | Tebe ormai era sorta, ormai potevi, Cadmo, sembrare felice | |
− | in quell'esilio: per suoceri avevi | + | in quell'esilio: per suoceri avevi Marte e Venere, |
e a questo aggiungi la prole nata da una consorte così illustre, | e a questo aggiungi la prole nata da una consorte così illustre, | ||
tanti figli, tante figlie e, pegno d'affetto, i tuoi nipoti, | tanti figli, tante figlie e, pegno d'affetto, i tuoi nipoti, | ||
Riga 138: | Riga 138: | ||
della morte e delle proprie esequie, dovrebbe asserirsi felice. | della morte e delle proprie esequie, dovrebbe asserirsi felice. | ||
Fra tanta felicità il primo dolore ti fu causato, | Fra tanta felicità il primo dolore ti fu causato, | ||
− | + | Cadmo, da tuo nipote, da quelle strane corna cresciutegli | |
in fronte, e da voi, cani, che vi abbeveraste al sangue del padrone. | in fronte, e da voi, cani, che vi abbeveraste al sangue del padrone. | ||
Ma, a ben guardare, in lui vedrai torto di malasorte, | Ma, a ben guardare, in lui vedrai torto di malasorte, | ||
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"Amici, armi e reti sono madide del sangue di animali; | "Amici, armi e reti sono madide del sangue di animali; | ||
giornata fortunata questa: può bastare. Quando, trascinata | giornata fortunata questa: può bastare. Quando, trascinata | ||
− | dal suo cocchio d'oro, domani | + | dal suo cocchio d'oro, domani l'Aurora riporterà la luce, |
− | ci rimetteremo all'opera. Ora | + | ci rimetteremo all'opera. Ora Febo è a metà |
del suo cammino e spacca la terra con la sua vampa. | del suo cammino e spacca la terra con la sua vampa. | ||
Sospendete l'opera in corso e togliete l'intrico delle reti". | Sospendete l'opera in corso e togliete l'intrico delle reti". | ||
Gli uomini eseguono e interrompono il loro lavoro. | Gli uomini eseguono e interrompono il loro lavoro. | ||
C'era una valle coperta di pini e sottili cipressi, | C'era una valle coperta di pini e sottili cipressi, | ||
− | chiamata | + | chiamata Gargafia, sacra a Artemide dalle vesti succinte, |
nei cui recessi in fondo al bosco si trovava un antro | nei cui recessi in fondo al bosco si trovava un antro | ||
incontaminato dall'uomo: la natura col suo estro | incontaminato dall'uomo: la natura col suo estro | ||
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il giavellotto, la faretra e il suo arco allentato; | il giavellotto, la faretra e il suo arco allentato; | ||
si sfila la veste che un'altra prende sulle braccia; | si sfila la veste che un'altra prende sulle braccia; | ||
− | due le tolgono i sandali dai piedi, e la figlia di | + | due le tolgono i sandali dai piedi, e la figlia di Ismeno, |
− | + | Cròcale, più esperta di queste, in un nodo le raccoglie i capelli | |
sparsi sul collo, che lei al solito portava sciolti. | sparsi sul collo, che lei al solito portava sciolti. | ||
− | + | Nèfele, Iale, Ranis, Psecas e Fiale attingono acqua | |
con anfore capaci e gliela versano sul corpo. | con anfore capaci e gliela versano sul corpo. | ||
− | Mentre | + | Mentre Artemide si bagnava così alla sua solita fonte, |
− | ecco che il nipote di | + | ecco che il nipote di Cadmo, prima di riprendere la caccia, |
vagando a caso per quel bosco che non conosceva, | vagando a caso per quel bosco che non conosceva, | ||
arrivò in quel sacro recesso: qui lo condusse il destino. | arrivò in quel sacro recesso: qui lo condusse il destino. | ||
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le ninfe, nude com'erano, alla vista di un uomo | le ninfe, nude com'erano, alla vista di un uomo | ||
si percossero il petto e riempirono il bosco intero | si percossero il petto e riempirono il bosco intero | ||
− | di urla incontrollate, poi corsero a disporsi intorno a | + | di urla incontrollate, poi corsero a disporsi intorno a Artemide |
per coprirla con i loro corpi; ma, per la sua statura, | per coprirla con i loro corpi; ma, per la sua statura, | ||
la dea tutte le sovrastava di una testa. | la dea tutte le sovrastava di una testa. | ||
Quel colore purpureo che assumono le nubi se contro | Quel colore purpureo che assumono le nubi se contro | ||
si riflette il sole, o che possiede l'aurora, | si riflette il sole, o che possiede l'aurora, | ||
− | quello apparve sul volto di | + | quello apparve sul volto di Artemide sorpresa senza veste. |
Benché attorniata dalla ressa delle sue compagne, | Benché attorniata dalla ressa delle sue compagne, | ||
pure si pose di traverso e volse il volto indietro. | pure si pose di traverso e volse il volto indietro. | ||
Riga 197: | Riga 197: | ||
gli mutò le mani in piedi, le braccia in lunghe zampe, | gli mutò le mani in piedi, le braccia in lunghe zampe, | ||
e gli ammantò il corpo di un vello a chiazze. | e gli ammantò il corpo di un vello a chiazze. | ||
− | Gli infuse in più la timidezza. Via fuggì l' | + | Gli infuse in più la timidezza. Via fuggì l'eroe, figlio di Autonoe, |
e mentre fuggiva si stupì d'essere così veloce. Quando | e mentre fuggiva si stupì d'essere così veloce. Quando | ||
poi vide in uno specchio d'acqua il proprio aspetto con le corna, | poi vide in uno specchio d'acqua il proprio aspetto con le corna, | ||
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Che fare? Tornare a casa, nella reggia, o nascondersi | Che fare? Tornare a casa, nella reggia, o nascondersi | ||
nei boschi? Quello glielo impediva la vergogna, questo il timore. | nei boschi? Quello glielo impediva la vergogna, questo il timore. | ||
− | Mentre si arrovellava, lo avvistarono i cani. | + | Mentre si arrovellava, lo avvistarono i cani. Melampo e Icnòbate, |
quel gran segugio, per primi con un latrato diedero il segnale | quel gran segugio, per primi con un latrato diedero il segnale | ||
− | ( | + | (Icnòbate di ceppo cretese, Melampo di razza spartana). |
Poi di corsa, più veloci di un turbine, si avventarono gli altri: | Poi di corsa, più veloci di un turbine, si avventarono gli altri: | ||
− | + | Pànfago, Dorceo e Orìbaso, tutti dell'Arcadia, | |
− | e il forte | + | e il forte Nebròfono, il truce Terone con Lèlape, |
− | + | Ptèrela e Agre, eccellenti l'una in velocità, l'altra nel fiuto, | |
− | e il battagliero | + | e il battagliero Ileo ferito di recente da un cinghiale, |
− | + | Nape concepita da un lupo, Pemènide già guardiana | |
− | di mandrie e | + | di mandrie e Arpia accompagnata dai due figli, |
− | + | Ladone di Sicione coi suoi fianchi scarni, | |
− | e | + | e Dròmade, Cànace, Sticte, Tigri ed Alce, |
− | + | Lèucon e Asbolo, col pelo niveo il primo, di pece il secondo, | |
− | il fortissimo | + | il fortissimo Làcon e Aello insuperabile nella corsa, |
− | e | + | e Too, la veloce Licisca col fratello Ciprio, |
− | + | Arpalo con una stella bianca in mezzo alla fronte nera, | |
− | e | + | e Melàneo e Lacne col suo mantello irsuto, |
− | + | Labro e Agrìodo nati da padre cretese, | |
− | ma da madre di | + | ma da madre di Laconia, e Ilàctore con la sua voce acuta, |
e altri, troppi da elencare. Tutta questa muta, avida di preda, | e altri, troppi da elencare. Tutta questa muta, avida di preda, | ||
per rupi, anfratti e rocce inaccessibili, dove la via | per rupi, anfratti e rocce inaccessibili, dove la via | ||
Riga 229: | Riga 229: | ||
Lui fugge, per quei luoghi dove un tempo li aveva seguiti, | Lui fugge, per quei luoghi dove un tempo li aveva seguiti, | ||
ahimè lui fugge i suoi stessi fedeli. Vorrebbe gridare: | ahimè lui fugge i suoi stessi fedeli. Vorrebbe gridare: | ||
− | "Sono | + | "Sono Attèone! Non riconoscete più il vostro padrone?". |
Vorrebbe, ma gli manca la parola. E il cielo è pieno di latrati. | Vorrebbe, ma gli manca la parola. E il cielo è pieno di latrati. | ||
− | Le prime ferite gliele infligge sul dorso | + | Le prime ferite gliele infligge sul dorso Melanchete, |
− | poi | + | poi Teròdamas; Oresìtrofo gli si avvinghia a una spalla: |
erano partiti in ritardo, ma tagliando per i monti | erano partiti in ritardo, ma tagliando per i monti | ||
avevano abbreviata la via. Mentre essi trattengono il padrone, | avevano abbreviata la via. Mentre essi trattengono il padrone, | ||
Riga 242: | Riga 242: | ||
volge intorno muti sguardi quasi fossero braccia. | volge intorno muti sguardi quasi fossero braccia. | ||
I suoi compagni intanto con gli sproni di sempre aizzano ignari | I suoi compagni intanto con gli sproni di sempre aizzano ignari | ||
− | il branco infuriato e cercano | + | il branco infuriato e cercano Attèone con gli occhi, |
− | poi, come se fosse lontano, ' | + | poi, come se fosse lontano, 'Attèone' gridano a gara |
(al suo nome lui gira il capo) e si lamentano che non ci sia, | (al suo nome lui gira il capo) e si lamentano che non ci sia, | ||
che per pigrizia si perda lo spettacolo offerto dalla preda. | che per pigrizia si perda lo spettacolo offerto dalla preda. | ||
Riga 250: | Riga 250: | ||
da ogni parte l'attorniano e, affondando le zanne nel corpo, | da ogni parte l'attorniano e, affondando le zanne nel corpo, | ||
sbranano il loro padrone sotto il simulacro di un cervo: | sbranano il loro padrone sotto il simulacro di un cervo: | ||
− | e si dice che l'ira della bellicosa | + | e si dice che l'ira della bellicosa Artemide non fu sazia, |
finché per le innumerevoli ferite non finì la sua vita. | finché per le innumerevoli ferite non finì la sua vita. | ||
I pareri sono incerti: per alcuni troppo crudele | I pareri sono incerti: per alcuni troppo crudele | ||
fu la dea; altri la lodano, considerandola degna | fu la dea; altri la lodano, considerandola degna | ||
della sua verginità austera; ognuno con buone ragioni. | della sua verginità austera; ognuno con buone ragioni. | ||
− | Solo la consorte di | + | Solo la consorte di Zeus non si perde in pro e contro, |
ma esulta per la sciagura che ha colpito il casato | ma esulta per la sciagura che ha colpito il casato | ||
− | di | + | di Agenore, perché su tutta la stirpe riversa l'odio |
concepito per la rivale fenicia. E a quell'antico motivo | concepito per la rivale fenicia. E a quell'antico motivo | ||
− | se ne aggiunge uno nuovo: lo sdegno che in seno porti | + | se ne aggiunge uno nuovo: lo sdegno che in seno porti Semele |
− | il seme del grande | + | il seme del grande Zeus; e affila la lingua per la lite, ma: |
"Che mai ne ho ricavato," dice, "tutte le volte che ho litigato? | "Che mai ne ho ricavato," dice, "tutte le volte che ho litigato? | ||
Colpirla, questo devo; sì, la distruggerò, quanto è vero | Colpirla, questo devo; sì, la distruggerò, quanto è vero | ||
− | che mi chiamo | + | che mi chiamo Era la suprema, che ho il diritto d'impugnare |
uno scettro sfavillante di gemme, che sono regina, moglie | uno scettro sfavillante di gemme, che sono regina, moglie | ||
− | e sorella di | + | e sorella di Zeus, sua sorella, certo. Si accontenta |
di un'avventura, penso, di poco conto è l'offesa al nostro amore. | di un'avventura, penso, di poco conto è l'offesa al nostro amore. | ||
No, è incinta! Questo ci mancava! che col suo ventre pregno | No, è incinta! Questo ci mancava! che col suo ventre pregno | ||
− | la colpa rivelasse, cercando grazie a | + | la colpa rivelasse, cercando grazie a Zeus d'essere madre, |
ciò che a stento mi è toccato, tanto confida nella sua bellezza! | ciò che a stento mi è toccato, tanto confida nella sua bellezza! | ||
− | Farò che l'inganni: non sono figlia di | + | Farò che l'inganni: non sono figlia di Saturno, se nelle acque |
− | dello | + | dello Stige non finirà travolta proprio dal suo Zeus!". |
Detto questo, si alza dal trono e, nascosta da una nuvola fulva, | Detto questo, si alza dal trono e, nascosta da una nuvola fulva, | ||
− | si reca a casa di | + | si reca a casa di Semele. Qui scioglie la nube, ma non prima |
d'avere assunto l'aspetto di una vecchia, incanutendo le tempie, | d'avere assunto l'aspetto di una vecchia, incanutendo le tempie, | ||
solcando la pelle di rughe e trascinando con passo tremante | solcando la pelle di rughe e trascinando con passo tremante | ||
le membra incurvate; rende senile anche la voce, | le membra incurvate; rende senile anche la voce, | ||
− | ed è | + | ed è Bèroe di Epidauro, la nutrice di Semele in persona. |
Così attacca discorso, e quando dopo lunghe chiacchiere si arriva | Così attacca discorso, e quando dopo lunghe chiacchiere si arriva | ||
− | a nominare | + | a nominare Zeus, sospira e: "Ti auguro", dice, |
− | "che sia proprio | + | "che sia proprio Zeus, ma io sospetto di tutto: spacciandosi |
per dei, troppi uomini sono entrati in letti onesti. | per dei, troppi uomini sono entrati in letti onesti. | ||
− | E non basta che per te sia | + | E non basta che per te sia Zeus: ti dia una prova del suo amore, |
se è vero amore; chiedigli che, grande e splendido | se è vero amore; chiedigli che, grande e splendido | ||
− | come l'accoglie l'eccelsa | + | come l'accoglie l'eccelsa Era, grande e splendido così |
ti stringa a sé, assumendo prima le sue insegne!". | ti stringa a sé, assumendo prima le sue insegne!". | ||
− | Con queste parole sobilla | + | Con queste parole sobilla Era l'ignara figlia |
− | di | + | di Cadmo; e questa chiede a Zeus un dono senza nominarlo. |
"Scegli," le risponde il dio; "nulla ti rifiuterò; | "Scegli," le risponde il dio; "nulla ti rifiuterò; | ||
e perché tu più mi creda, sia testimone la divinità | e perché tu più mi creda, sia testimone la divinità | ||
del fiume infernale, un dio che anche agli dei incute paura!" | del fiume infernale, un dio che anche agli dei incute paura!" | ||
Lieta a proprio danno, eccitata di potere, sul punto di perdersi | Lieta a proprio danno, eccitata di potere, sul punto di perdersi | ||
− | per compiacenza dell'amante, | + | per compiacenza dell'amante, Semele: "Come ti abbraccia |
− | la figlia di | + | la figlia di Saturno, quando vi disponete ai giochi d'amore, |
così concediti a me!" chiede. Avrebbe voluto il dio, mentre parla, | così concediti a me!" chiede. Avrebbe voluto il dio, mentre parla, | ||
tapparle la bocca, ma ormai via nell'aria era volata la voce. | tapparle la bocca, ma ormai via nell'aria era volata la voce. | ||
Riga 302: | Riga 302: | ||
lampi, tuoni e il fulmine al quale non si sfugge. | lampi, tuoni e il fulmine al quale non si sfugge. | ||
Ma, per quanto può, cerca di velare le sue forze; | Ma, per quanto può, cerca di velare le sue forze; | ||
− | così non si arma del fuoco con cui aveva abbattuto | + | così non si arma del fuoco con cui aveva abbattuto Tifone, |
il gigante dalle cento braccia: troppa ferocia v'era in quello. | il gigante dalle cento braccia: troppa ferocia v'era in quello. | ||
− | C'è un altro fulmine più fioco, nel quale la mano dei | + | C'è un altro fulmine più fioco, nel quale la mano dei Ciclopi |
ha infuso meno furia e fuoco, meno rabbia: | ha infuso meno furia e fuoco, meno rabbia: | ||
gli dei lo chiamano fulmine secondo; lo prende ed entra | gli dei lo chiamano fulmine secondo; lo prende ed entra | ||
− | nella casa di | + | nella casa di Agenore. Donna mortale non sopporta |
assalto celeste e quel dono nuziale la incenerì. | assalto celeste e quel dono nuziale la incenerì. | ||
Ancora in embrione il piccolo viene estratto dal ventre | Ancora in embrione il piccolo viene estratto dal ventre | ||
della madre e tenero com'è viene cucito, se devo crederlo, | della madre e tenero com'è viene cucito, se devo crederlo, | ||
in una coscia del padre per compiere la gestazione. | in una coscia del padre per compiere la gestazione. | ||
− | Di nascosto | + | Di nascosto Ino, la zia materna, lo alleva nei primi mesi, |
− | quelli di culla, poi lo affida alle ninfe di | + | quelli di culla, poi lo affida alle ninfe di Nisa |
che lo nascondono nelle loro grotte, nutrendolo di latte. | che lo nascondono nelle loro grotte, nutrendolo di latte. | ||
Mentre in terra avvenivano per volere del fato queste cose | Mentre in terra avvenivano per volere del fato queste cose | ||
− | e l'infanzia di | + | e l'infanzia di Bacco, tornato a nascere, scorreva tranquilla, |
− | si racconta che, reso espansivo dal | + | si racconta che, reso espansivo dal nèttare, per caso Zeus |
bandisse i suoi assilli, mettendosi piacevolmente a scherzare | bandisse i suoi assilli, mettendosi piacevolmente a scherzare | ||
− | con la sorridente | + | con la sorridente Era. "Il piacere che provate voi donne", |
le disse, "è certamente maggiore di quello che provano i maschi." | le disse, "è certamente maggiore di quello che provano i maschi." | ||
Lei contesta. Decisero di sentire allora il parere | Lei contesta. Decisero di sentire allora il parere | ||
− | di | + | di Tiresia, che per pratica conosceva l'uno e l'altro amore. |
Con un colpo di bastone aveva infatti interrotto | Con un colpo di bastone aveva infatti interrotto | ||
in una selva verdeggiante il connubio di due grossi serpenti, | in una selva verdeggiante il connubio di due grossi serpenti, | ||
Riga 332: | Riga 332: | ||
gli tornò il primitivo aspetto, la figura con cui era nato. | gli tornò il primitivo aspetto, la figura con cui era nato. | ||
E costui, scelto come arbitro in quella divertente contesa, | E costui, scelto come arbitro in quella divertente contesa, | ||
− | conferma la tesi di | + | conferma la tesi di Zeus. Più del giusto e del dovuto al caso, |
− | a quanto si dice, s'impermalì la figlia di | + | a quanto si dice, s'impermalì la figlia di Saturno e gli occhi |
di chi le aveva dato torto condannò a eterna tenebra. | di chi le aveva dato torto condannò a eterna tenebra. | ||
Ma il padre onnipotente (giacché nessun dio può annullare | Ma il padre onnipotente (giacché nessun dio può annullare | ||
ciò che un altro dio ha fatto), in cambio della vista perduta, | ciò che un altro dio ha fatto), in cambio della vista perduta, | ||
gli diede scienza del futuro, alleviando la pena con l'onore. | gli diede scienza del futuro, alleviando la pena con l'onore. | ||
− | Così, diventato famosissimo nelle città dell' | + | Così, diventato famosissimo nelle città dell'Aonia, |
− | + | Tiresia dava responsi inconfutabili a chi lo consultava. | |
La prima a saggiare l'autenticità delle sue parole | La prima a saggiare l'autenticità delle sue parole | ||
− | fu l'azzurra | + | fu l'azzurra Lirìope, che Cefiso un giorno aveva spinto |
in un'ansa della sua corrente, imprigionato fra le onde | in un'ansa della sua corrente, imprigionato fra le onde | ||
e violentato. Rimasta incinta, la bellissima ninfa | e violentato. Rimasta incinta, la bellissima ninfa | ||
partorì un bambino che sin dalla nascita suscitava amore, | partorì un bambino che sin dalla nascita suscitava amore, | ||
− | e lo chiamò | + | e lo chiamò Narciso. Interrogato se il piccolo avrebbe visto |
i giorni lontani di una tarda vecchiaia, l'indovino | i giorni lontani di una tarda vecchiaia, l'indovino | ||
aveva risposto: "Se non conoscerà sé stesso". | aveva risposto: "Se non conoscerà sé stesso". | ||
A lungo la predizione sembrò priva di senso, ma poi l'esito | A lungo la predizione sembrò priva di senso, ma poi l'esito | ||
delle cose, il tipo di morte e la strana follia la confermarono. | delle cose, il tipo di morte e la strana follia la confermarono. | ||
− | Di un anno aveva ormai superato i quindici il figlio di | + | Di un anno aveva ormai superato i quindici il figlio di Cefiso |
e poteva sembrare tanto un fanciullo che un giovane: | e poteva sembrare tanto un fanciullo che un giovane: | ||
più di un giovane, più di una fanciulla lo desiderava, | più di un giovane, più di una fanciulla lo desiderava, | ||
Riga 357: | Riga 357: | ||
Mentre spaventava i cervi per spingerli dentro le reti, | Mentre spaventava i cervi per spingerli dentro le reti, | ||
lo vide quella ninfa canora, che non sa tacere se parli, | lo vide quella ninfa canora, che non sa tacere se parli, | ||
− | ma nemmeno sa parlare per prima: | + | ma nemmeno sa parlare per prima: Eco che ripete i suoni. |
Allora aveva un corpo, non era voce soltanto; ma come ora, | Allora aveva un corpo, non era voce soltanto; ma come ora, | ||
benché loquace, non diversamente usava la sua bocca, | benché loquace, non diversamente usava la sua bocca, | ||
non riuscendo a rimandare di molte parole che le ultime. | non riuscendo a rimandare di molte parole che le ultime. | ||
− | Questo si doveva a | + | Questo si doveva a Era, perché tutte le volte che avrebbe |
− | potuto sorprendere sui monti le ninfe stese in braccio a | + | potuto sorprendere sui monti le ninfe stese in braccio a Zeus, |
quella astutamente la tratteneva con lunghi discorsi | quella astutamente la tratteneva con lunghi discorsi | ||
per dar modo alle ninfe di fuggire. Quando la dea se ne accorse: | per dar modo alle ninfe di fuggire. Quando la dea se ne accorse: | ||
Riga 369: | Riga 369: | ||
E coi fatti confermò le minacce: solo a fine di un discorso | E coi fatti confermò le minacce: solo a fine di un discorso | ||
Eco duplica i suoni ripetendo le parole che ha udito. | Eco duplica i suoni ripetendo le parole che ha udito. | ||
− | Ora, quando vide | + | Ora, quando vide Narciso vagare in campagne fuori mano, |
− | + | Eco se ne infiammò e ne seguì le orme di nascosto; | |
e quanto più lo segue, tanto più vicino alla fiamma si brucia, | e quanto più lo segue, tanto più vicino alla fiamma si brucia, | ||
come lo zolfo che, spalmato in cima ad una fiaccola, | come lo zolfo che, spalmato in cima ad una fiaccola, | ||
Riga 379: | Riga 379: | ||
ad afferrare i suoni, per rimandargli le sue stesse parole. | ad afferrare i suoni, per rimandargli le sue stesse parole. | ||
Per caso il fanciullo, separatosi dai suoi fedeli compagni, | Per caso il fanciullo, separatosi dai suoi fedeli compagni, | ||
− | aveva urlato: "C'è qualcuno?" ed | + | aveva urlato: "C'è qualcuno?" ed Eco: "Qualcuno" risponde. |
Stupito, lui cerca con gli occhi in tutti i luoghi, | Stupito, lui cerca con gli occhi in tutti i luoghi, | ||
grida a gran voce: "Vieni!"; e lei chiama chi l'ha chiamata. | grida a gran voce: "Vieni!"; e lei chiama chi l'ha chiamata. | ||
Riga 385: | Riga 385: | ||
"mi sfuggi?", e quante parole dice altrettante ne ottiene in risposta. | "mi sfuggi?", e quante parole dice altrettante ne ottiene in risposta. | ||
Insiste e, ingannato dal rimbalzare della voce: | Insiste e, ingannato dal rimbalzare della voce: | ||
− | "Qui riuniamoci!" esclama, ed | + | "Qui riuniamoci!" esclama, ed Eco che a nessun invito |
mai risponderebbe più volentieri: "Uniamoci!" ripete. | mai risponderebbe più volentieri: "Uniamoci!" ripete. | ||
E decisa a far quel che dice, uscendo dal bosco, gli viene incontro | E decisa a far quel che dice, uscendo dal bosco, gli viene incontro | ||
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grida. "Possa piuttosto morire che darmi a te!". | grida. "Possa piuttosto morire che darmi a te!". | ||
E lei nient'altro risponde che: "Darmi a te!". | E lei nient'altro risponde che: "Darmi a te!". | ||
− | Respinta, si nasconde | + | Respinta, si nasconde Eco nei boschi, coprendosi di foglie |
per la vergogna il volto, e da allora vive in antri sperduti. | per la vergogna il volto, e da allora vive in antri sperduti. | ||
Ma l'amore è confitto in lei e cresce col dolore del rifiuto: | Ma l'amore è confitto in lei e cresce col dolore del rifiuto: | ||
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ma dovunque puoi sentirla: è il suono, che vive in lei. | ma dovunque puoi sentirla: è il suono, che vive in lei. | ||
Così di lei, così d'altre ninfe nate in mezzo alle onde o sui monti | Così di lei, così d'altre ninfe nate in mezzo alle onde o sui monti | ||
− | s'era beffato | + | s'era beffato Narciso, come prima d'una folla di giovani. |
Finché una vittima del suo disprezzo non levò al cielo le mani: | Finché una vittima del suo disprezzo non levò al cielo le mani: | ||
"Che possa innamorarsi anche lui e non possedere chi ama!". | "Che possa innamorarsi anche lui e non possedere chi ama!". | ||
− | Così disse, e la dea di | + | Così disse, e la dea di Ramnunte assentì a quella giusta preghiera. |
C'era una fonte limpida, dalle acque argentee e trasparenti, | C'era una fonte limpida, dalle acque argentee e trasparenti, | ||
che mai pastori, caprette portate al pascolo sui monti | che mai pastori, caprette portate al pascolo sui monti | ||
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s'innamora d'una chimera: corpo crede ciò che solo è ombra. | s'innamora d'una chimera: corpo crede ciò che solo è ombra. | ||
Attonito fissa sé stesso e senza riuscire a staccarne gli occhi | Attonito fissa sé stesso e senza riuscire a staccarne gli occhi | ||
− | rimane impietrito come una statua scolpita in marmo di | + | rimane impietrito come una statua scolpita in marmo di Paro. |
Disteso a terra, contempla quelle due stelle che sono i suoi occhi, | Disteso a terra, contempla quelle due stelle che sono i suoi occhi, | ||
− | i capelli degni di | + | i capelli degni di Bacco, degni persino di Apollo, |
e le guance lisce, il collo d'avorio, la bellezza | e le guance lisce, il collo d'avorio, la bellezza | ||
della bocca, il rosa soffuso sul niveo candore, | della bocca, il rosa soffuso sul niveo candore, | ||
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Del suo colorito rosa misto al candore ormai non v'è più traccia, | Del suo colorito rosa misto al candore ormai non v'è più traccia, | ||
né del fuoco, delle forze, di ciò che prima incantava la vista, | né del fuoco, delle forze, di ciò che prima incantava la vista, | ||
− | e nemmeno il corpo è più quello che | + | e nemmeno il corpo è più quello che Eco aveva amato un tempo. |
Ma quando lei lo vide così, malgrado la collera al ricordo, | Ma quando lei lo vide così, malgrado la collera al ricordo, | ||
si addolora e ogni volta che l'infelice mormora 'Ahimè', | si addolora e ogni volta che l'infelice mormora 'Ahimè', | ||
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Le ultime sue parole, mentre fissava l'acqua una volta ancora, | Le ultime sue parole, mentre fissava l'acqua una volta ancora, | ||
furono: "Ahimè, fanciullo amato invano", e le stesse parole | furono: "Ahimè, fanciullo amato invano", e le stesse parole | ||
− | gli rimandò il luogo; e quando disse 'Addio', | + | gli rimandò il luogo; e quando disse 'Addio', Eco 'Addio' disse. |
Poi reclinò il suo capo stanco sull'erba verde e la morte chiuse | Poi reclinò il suo capo stanco sull'erba verde e la morte chiuse | ||
quegli occhi incantati sulle fattezze del loro padrone. | quegli occhi incantati sulle fattezze del loro padrone. | ||
E anche quando fu accolto negli Ínferi, mai smise di contemplarsi | E anche quando fu accolto negli Ínferi, mai smise di contemplarsi | ||
− | nelle acque dello | + | nelle acque dello Stige. Un lungo lamento levarono le Naiadi |
sue sorelle, offrendogli le chiome recise; | sue sorelle, offrendogli le chiome recise; | ||
− | un lungo lamento le | + | un lungo lamento le Driadi, ed Eco unì la sua voce alla loro. |
Già approntavano il rogo, le fiaccole da agitare e il feretro: | Già approntavano il rogo, le fiaccole da agitare e il feretro: | ||
il corpo era scomparso; al posto suo scorsero un fiore, | il corpo era scomparso; al posto suo scorsero un fiore, | ||
giallo nel mezzo e tutto circondato di petali bianchi. | giallo nel mezzo e tutto circondato di petali bianchi. | ||
− | La notizia di queste vicende accrebbe la fama di | + | La notizia di queste vicende accrebbe la fama di Tiresia |
− | in tutte le città dell' | + | in tutte le città dell'Acaia e grande divenne il suo prestigio. |
− | Unico e solo, | + | Unico e solo, Penteo, figlio di Echìone, miscredente incallito, |
disprezza il vecchio e si beffa dei suoi presagi, | disprezza il vecchio e si beffa dei suoi presagi, | ||
rinfacciandogli le tenebre in cui vive per la sventura | rinfacciandogli le tenebre in cui vive per la sventura | ||
d'aver perso la vista. Scuotendo le tempie bianche di canizie: | d'aver perso la vista. Scuotendo le tempie bianche di canizie: | ||
"Che fortuna, se anche tu fossi privato di questa luce", | "Che fortuna, se anche tu fossi privato di questa luce", | ||
− | gli ribatte il vate: "non vedresti i sacri riti di | + | gli ribatte il vate: "non vedresti i sacri riti di Bacco. |
Verrà giorno infatti, e prevedo non lontano, | Verrà giorno infatti, e prevedo non lontano, | ||
− | che qui giungerà inaspettato | + | che qui giungerà inaspettato Libero, il figlio di Semele, |
e se tu degno non lo riterrai dell'onore dei templi, | e se tu degno non lo riterrai dell'onore dei templi, | ||
dilaniato sarai disperso in mille parti, macchiando di sangue | dilaniato sarai disperso in mille parti, macchiando di sangue | ||
Riga 525: | Riga 525: | ||
Avverrà, perché degno d'onore non stimerai quel nume, | Avverrà, perché degno d'onore non stimerai quel nume, | ||
e allora ti lagnerai che in queste tenebre io abbia visto troppo". | e allora ti lagnerai che in queste tenebre io abbia visto troppo". | ||
− | Ancora stava parlando che il | + | Ancora stava parlando che il figlio di Echìone lo caccia. |
Ma alle parole seguono i fatti e s'avverano le profezie. | Ma alle parole seguono i fatti e s'avverano le profezie. | ||
− | + | Libero arriva e un delirio di gioia prorompe nei campi: | |
la folla si accalca, insieme agli uomini madri e spose, | la folla si accalca, insieme agli uomini madri e spose, | ||
popolo e dignitari, tutti accorrono a quei riti sconosciuti. | popolo e dignitari, tutti accorrono a quei riti sconosciuti. | ||
"Che pazzia vi ha sconvolto la mente, figli di serpe, | "Che pazzia vi ha sconvolto la mente, figli di serpe, | ||
− | progenie di | + | progenie di Marte?" grida Penteo. "Tanto potere ha dunque |
− | il | + | il bronzo percosso dal bronzo, il flauto a becco curvo, |
il sortilegio della magia, che persone avvezze a non temere | il sortilegio della magia, che persone avvezze a non temere | ||
spade, trombe di guerra o schiere con la lancia in pugno, | spade, trombe di guerra o schiere con la lancia in pugno, | ||
Riga 543: | Riga 543: | ||
armi e non tirsi, cingere elmi e non ghirlande di fiori? | armi e non tirsi, cingere elmi e non ghirlande di fiori? | ||
Memori siate, vi prego, della stirpe che vi ha dato i natali, | Memori siate, vi prego, della stirpe che vi ha dato i natali, | ||
− | ritrovate la fierezza di quel | + | ritrovate la fierezza di quel serpente che da solo |
tanti sconfisse! e che morì per la sua sorgente, per il suo lago: | tanti sconfisse! e che morì per la sua sorgente, per il suo lago: | ||
in nome della vostra fama vincere dovete! | in nome della vostra fama vincere dovete! | ||
Lui diede morte a prodi, cacciate voi questi rammolliti | Lui diede morte a prodi, cacciate voi questi rammolliti | ||
e salvate l'onore della patria! Se era intenzione del fato | e salvate l'onore della patria! Se era intenzione del fato | ||
− | che | + | che Tebe non vivesse a lungo, oh fossero almeno ordigni di guerra |
o eroi ad abbatterne le mura in un fragore di ferro e fuoco! | o eroi ad abbatterne le mura in un fragore di ferro e fuoco! | ||
Sventurati saremmo, ma senza colpa; da piangere o celare | Sventurati saremmo, ma senza colpa; da piangere o celare | ||
nostra sorte non sarebbe e mai nelle lacrime vergogna. | nostra sorte non sarebbe e mai nelle lacrime vergogna. | ||
− | Ora invece | + | Ora invece Tebe sarà espugnata da un fanciullo inerme, |
che non ama guerre, armi o pratica di cavalli, | che non ama guerre, armi o pratica di cavalli, | ||
ma capelli impregnati di mirra, carezza di ghirlande | ma capelli impregnati di mirra, carezza di ghirlande | ||
Riga 558: | Riga 558: | ||
Ma, se mi fate largo, lo costringerò in un lampo a confessare | Ma, se mi fate largo, lo costringerò in un lampo a confessare | ||
che sono un'impostura l'attribuzione del padre e questi riti. | che sono un'impostura l'attribuzione del padre e questi riti. | ||
− | Se | + | Se Acrisio ha avuto il coraggio di disprezzare |
− | un nume sospetto e di sbarrargli in faccia le porte di | + | un nume sospetto e di sbarrargli in faccia le porte di Argo, |
− | + | Penteo con tutta Tebe si lascerà spaventare da un intruso? | |
Avanti, andate," ordina ai suoi servi, "andate e qui in catene | Avanti, andate," ordina ai suoi servi, "andate e qui in catene | ||
trascinatemi quel demagogo! Obbedite e senza indugi!". | trascinatemi quel demagogo! Obbedite e senza indugi!". | ||
− | Lo stesso nonno, lo stesso | + | Lo stesso nonno, lo stesso Atamante e tutti gli altri suoi congiunti |
lo rimproverano e invano si sforzano di trattenerlo. | lo rimproverano e invano si sforzano di trattenerlo. | ||
Gli ammonimenti lo incattiviscono e la rabbia repressa | Gli ammonimenti lo incattiviscono e la rabbia repressa | ||
Riga 572: | Riga 572: | ||
nei punti in cui li imbrigliavano tronchi o barriere di massi. | nei punti in cui li imbrigliavano tronchi o barriere di massi. | ||
Tornano intanto i servi insanguinati e alla richiesta del signore | Tornano intanto i servi insanguinati e alla richiesta del signore | ||
− | dove fosse | + | dove fosse Bacco, rispondono di non averlo visto; e aggiungono: |
"Però abbiamo preso questo suo seguace che officiava", | "Però abbiamo preso questo suo seguace che officiava", | ||
e spingono avanti un uomo con le mani legate sulla schiena, | e spingono avanti un uomo con le mani legate sulla schiena, | ||
un etrusco che si era votato alla religione di quel nume. | un etrusco che si era votato alla religione di quel nume. | ||
− | + | Penteo lo squadra con occhi che l'ira rende spaventosi | |
e benché a stento si rassegni a differire l'ora del supplizio: | e benché a stento si rassegni a differire l'ora del supplizio: | ||
"Tu, che stai per morire e che con la tua morte servirai d'esempio | "Tu, che stai per morire e che con la tua morte servirai d'esempio | ||
agli altri," grida, "dimmi il nome tuo, il nome dei genitori, | agli altri," grida, "dimmi il nome tuo, il nome dei genitori, | ||
la tua patria e perché segui questi riti di nuova istituzione". | la tua patria e perché segui questi riti di nuova istituzione". | ||
− | Senza alcun timore quello risponde: "Il nome mio è | + | Senza alcun timore quello risponde: "Il nome mio è Acete, |
− | mia patria è la | + | mia patria è la Meonia, povera gente i miei genitori. |
Mio padre non mi ha lasciato campi da lavorare a forza | Mio padre non mi ha lasciato campi da lavorare a forza | ||
di buoi, non mi ha lasciato greggi da lana e neppure armenti: | di buoi, non mi ha lasciato greggi da lana e neppure armenti: | ||
Riga 594: | Riga 594: | ||
mi sono addestrato a governare il timone di un'imbarcazione | mi sono addestrato a governare il timone di un'imbarcazione | ||
con mano ferma, a riconoscere le stelle che recano pioggia | con mano ferma, a riconoscere le stelle che recano pioggia | ||
− | della | + | della Capra Olenia, la stella Taigete, le Íadi e l'Orsa, |
le case dei venti e i porti adatti alle navi. | le case dei venti e i porti adatti alle navi. | ||
− | Per caso, diretto a | + | Per caso, diretto a Delo, avvisto le sponde |
− | dell'isola di | + | dell'isola di Chio, accosto coi remi di destra |
e con un agile balzo mi lancio sull'umida rena. | e con un agile balzo mi lancio sull'umida rena. | ||
Passata lì la notte, quando appena l'aurora comincia | Passata lì la notte, quando appena l'aurora comincia | ||
Riga 604: | Riga 604: | ||
Io rimango a scrutare da un'altura cosa mi prometta | Io rimango a scrutare da un'altura cosa mi prometta | ||
il vento, poi richiamo i compagni e torno alla nave. | il vento, poi richiamo i compagni e torno alla nave. | ||
− | "Eccoci qui!" grida | + | "Eccoci qui!" grida Ofelte venendo avanti a tutti, |
e trascina per la spiaggia un fanciullo che pare una vergine, | e trascina per la spiaggia un fanciullo che pare una vergine, | ||
una preda, così dice, trovata in un campo deserto. | una preda, così dice, trovata in un campo deserto. | ||
Riga 614: | Riga 614: | ||
Chiunque tu sia, aiutaci, ti prego, e proteggi il nostro travaglio! | Chiunque tu sia, aiutaci, ti prego, e proteggi il nostro travaglio! | ||
e anche costoro perdona!". "Per noi puoi risparmiarti di pregare", | e anche costoro perdona!". "Per noi puoi risparmiarti di pregare", | ||
− | obietta | + | obietta Dictis, che non aveva rivali nell'arrampicarsi |
in cima a un pennone e nel scivolare giù avvinghiato a una fune. | in cima a un pennone e nel scivolare giù avvinghiato a una fune. | ||
− | Gli dà ragione | + | Gli dà ragione Libis, il biondo Melanto di vedetta a prua, |
− | ragione | + | ragione Alcimedonte ed Epopeo, capo dell'equipaggio, |
che con la voce scandiva le pause e il ritmo della voga; | che con la voce scandiva le pause e il ritmo della voga; | ||
tutti gli danno ragione, tanto la preda li acceca di voglia. | tutti gli danno ragione, tanto la preda li acceca di voglia. | ||
Riga 623: | Riga 623: | ||
questo legno abbia danno", grido: "chi comanda qui son io!"; | questo legno abbia danno", grido: "chi comanda qui son io!"; | ||
e mi pianto a sbarrare l'accesso. Chi s'infuria con più arroganza | e mi pianto a sbarrare l'accesso. Chi s'infuria con più arroganza | ||
− | è | + | è Licabas: cacciato da una città dell'Etruria, |
scontava con l'esilio la pena per un orribile delitto. | scontava con l'esilio la pena per un orribile delitto. | ||
Mentre lo fronteggio, lui vibrando un pugno mi sfonda | Mentre lo fronteggio, lui vibrando un pugno mi sfonda | ||
la gola, e con quel colpo m'avrebbe scaraventato in acqua, | la gola, e con quel colpo m'avrebbe scaraventato in acqua, | ||
se non mi fossi aggrappato per salvarmi, mezzo morto, a una fune. | se non mi fossi aggrappato per salvarmi, mezzo morto, a una fune. | ||
− | Quella masnada applaude alla prodezza. Quand'ecco che | + | Quella masnada applaude alla prodezza. Quand'ecco che Bacco |
− | (perché proprio | + | (perché proprio Bacco era), come se il chiasso l'avesse destato |
dal torpore o, sfumata l'ebbrezza, tornasse in sé: | dal torpore o, sfumata l'ebbrezza, tornasse in sé: | ||
"Che fate? Cos'è questo chiasso?" chiede. "Dite, marinai, | "Che fate? Cos'è questo chiasso?" chiede. "Dite, marinai, | ||
come mai mi trovo qui? Dove volete portarmi?". | come mai mi trovo qui? Dove volete portarmi?". | ||
− | "Non aver paura," risponde | + | "Non aver paura," risponde Pròreo, "di' in quale porto desideri |
arrivare: sarai sbarcato nella terra che vorrai." | arrivare: sarai sbarcato nella terra che vorrai." | ||
− | "Fate rotta su | + | "Fate rotta su Nasso", dice allora Bacco. |
"Quella è la patria mia, terra che vi sarà ospitale." | "Quella è la patria mia, terra che vi sarà ospitale." | ||
Quegli impostori giurano sul mare e su tutti gli dei | Quegli impostori giurano sul mare e su tutti gli dei | ||
che così sarà fatto e m'impongono di dar vela alla mia nave. | che così sarà fatto e m'impongono di dar vela alla mia nave. | ||
− | + | Nasso era a destra, e io piego le vele per andare a destra: | |
− | "Che fai, pazzo? hai perso la testa?" mi rimbrotta | + | "Che fai, pazzo? hai perso la testa?" mi rimbrotta Ofelte. |
Ognuno è in ansia per sé. "Va' a sinistra!" mi fanno capire i più | Ognuno è in ansia per sé. "Va' a sinistra!" mi fanno capire i più | ||
coi gesti, e gli altri sussurrandomi all'orecchio ciò che vogliono. | coi gesti, e gli altri sussurrandomi all'orecchio ciò che vogliono. | ||
Riga 646: | Riga 646: | ||
sottraendomi al rischio di compiere un misfatto con le mie arti. | sottraendomi al rischio di compiere un misfatto con le mie arti. | ||
M'inveiscono tutti contro, brontola l'intera ciurma; | M'inveiscono tutti contro, brontola l'intera ciurma; | ||
− | fra loro poi | + | fra loro poi Etalione sbraita: "Credi proprio che da te solo |
dipenda la sicurezza di tutti noi?" e facendosi avanti | dipenda la sicurezza di tutti noi?" e facendosi avanti | ||
− | prende il mio posto, lascia perdere | + | prende il mio posto, lascia perdere Nasso e punta su un'altra rotta. |
Allora il dio, schernendoli come se solo in quell'attimo avesse | Allora il dio, schernendoli come se solo in quell'attimo avesse | ||
compreso l'inganno, dal ponte di poppa guarda il mare e facendo | compreso l'inganno, dal ponte di poppa guarda il mare e facendo | ||
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linci e figure selvagge di pantere screziate. | linci e figure selvagge di pantere screziate. | ||
Balzano gli uomini in piedi per un accesso di follia | Balzano gli uomini in piedi per un accesso di follia | ||
− | o di terrore; e per primo | + | o di terrore; e per primo Medonte inizia a farsi nero |
lungo il corpo e a incurvarsi: a vista d'occhio la spina dorsale | lungo il corpo e a incurvarsi: a vista d'occhio la spina dorsale | ||
− | gli s'inarcava. E | + | gli s'inarcava. E Licabas gli dice: "In quale mostro |
ti stai mutando?", ma mentre parla la bocca gli si allarga, il naso | ti stai mutando?", ma mentre parla la bocca gli si allarga, il naso | ||
gli si incurva e la pelle indurita gli si copre di squame. | gli si incurva e la pelle indurita gli si copre di squame. | ||
− | + | Libis, mentre cerca di sbloccare i remi impigliati, | |
vede contrarsi e ritrarsi le mani, mani | vede contrarsi e ritrarsi le mani, mani | ||
che ormai più tali non sono e già pinne possono chiamarsi; | che ormai più tali non sono e già pinne possono chiamarsi; | ||
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restavo io, io solo: gelato dallo spavento, con un tremito | restavo io, io solo: gelato dallo spavento, con un tremito | ||
in tutto il corpo, quasi incosciente, mi conforta il nume, mi dice: | in tutto il corpo, quasi incosciente, mi conforta il nume, mi dice: | ||
− | "Scaccia dal cuore la paura: in rotta per | + | "Scaccia dal cuore la paura: in rotta per Dia!". Lì sbarcato, |
− | aderisco al culto di | + | aderisco al culto di Bacco e da quel giorno ne celebro i riti". |
− | "Abbiamo prestato orecchio alle tue fole", gli ribatte | + | "Abbiamo prestato orecchio alle tue fole", gli ribatte Penteo, |
"tirate in lungo perché la mia ira potesse intanto sbollire. | "tirate in lungo perché la mia ira potesse intanto sbollire. | ||
Avanti, servi, portatelo via, straziatene le carni | Avanti, servi, portatelo via, straziatene le carni | ||
− | con torture atroci e speditelo nelle tenebre dello | + | con torture atroci e speditelo nelle tenebre dello Stige!". |
− | Subito trascinato via, l'etrusco | + | Subito trascinato via, l'etrusco Acete viene chiuso in carcere, |
ma mentre si preparano, come ordinato, gli strumenti | ma mentre si preparano, come ordinato, gli strumenti | ||
di tortura per ucciderlo, il ferro e il fuoco, | di tortura per ucciderlo, il ferro e il fuoco, | ||
si narra che da sé si spalancassero le porte, che da sé | si narra che da sé si spalancassero le porte, che da sé | ||
gli cadessero i ceppi dai polsi, senza che alcuno li sciogliesse. | gli cadessero i ceppi dai polsi, senza che alcuno li sciogliesse. | ||
− | Si ostina il figlio di | + | Si ostina il figlio di Echìone, ma va di persona, non manda altri |
− | nel luogo scelto per celebrare i riti, sul | + | nel luogo scelto per celebrare i riti, sul Citerone |
− | dove risuonano i canti e le voci squillanti delle | + | dove risuonano i canti e le voci squillanti delle baccanti. |
Come un cavallo focoso, quando la tromba scatena l'attacco | Come un cavallo focoso, quando la tromba scatena l'attacco | ||
− | con gli squilli del | + | con gli squilli del bronzo, freme e smania di combattere, |
− | così | + | così Penteo da quei lunghi ululati che scuotono l'aria |
è sconvolto e a udire quel clamore riavvampa d'ira. | è sconvolto e a udire quel clamore riavvampa d'ira. | ||
Quasi a metà del monte, circondata ai margini dal bosco, | Quasi a metà del monte, circondata ai margini dal bosco, | ||
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Qui, mentre con occhi sacrileghi osserva la cerimonia, | Qui, mentre con occhi sacrileghi osserva la cerimonia, | ||
la prima a scorgerlo, la prima ad avventarglisi contro con furia, | la prima a scorgerlo, la prima ad avventarglisi contro con furia, | ||
− | la prima a sfregiare il suo | + | la prima a sfregiare il suo Penteo scagliandogli il tirso, |
è la madre. "O sorelle, gemelle mie, accorrete!", urlava, | è la madre. "O sorelle, gemelle mie, accorrete!", urlava, | ||
"quel cinghiale enorme che si aggira nei nostri campi, quello, | "quel cinghiale enorme che si aggira nei nostri campi, quello, | ||
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ormai condanna sé stesso, ormai riconosce l'errore commesso. | ormai condanna sé stesso, ormai riconosce l'errore commesso. | ||
Colpito malgrado questo: "Aiutami, Autonoe, aiutami zia!", | Colpito malgrado questo: "Aiutami, Autonoe, aiutami zia!", | ||
− | grida. "Pietà, abbi pietà almeno per l'ombra di | + | grida. "Pietà, abbi pietà almeno per l'ombra di Attèone!". |
− | Ma lei non sa più chi sia | + | Ma lei non sa più chi sia Attèone e, mentre la scongiura, gli tronca |
− | il braccio destro; l'altro da un colpo di | + | il braccio destro; l'altro da un colpo di Ino gli è strappato. |
Braccia non ha più lo sventurato da tendere alla madre | Braccia non ha più lo sventurato da tendere alla madre | ||
e allora mostrandole le piaghe aperte dalle membra mozzate: | e allora mostrandole le piaghe aperte dalle membra mozzate: | ||
− | "Guarda, madre mia, guarda!" grida. A quella vista | + | "Guarda, madre mia, guarda!" grida. A quella vista Agave |
lancia un urlo, squassa la testa agitando nell'aria i suoi capelli, | lancia un urlo, squassa la testa agitando nell'aria i suoi capelli, | ||
poi gli svelle il capo e, stringendolo tra le mani lorde di sangue, | poi gli svelle il capo e, stringendolo tra le mani lorde di sangue, | ||
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battute dal freddo d'autunno e ormai appese a un filo, | battute dal freddo d'autunno e ormai appese a un filo, | ||
di come son disperse le sue membra da quelle mani nefande. | di come son disperse le sue membra da quelle mani nefande. | ||
− | Ammonite da un tale esempio, seguono le donne dell' | + | Ammonite da un tale esempio, seguono le donne dell'Ismeno |
il nuovo culto e offrendo incenso ne consacrano gli altari. | il nuovo culto e offrendo incenso ne consacrano gli altari. | ||
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