Biblioteca:Igino, Fabulae 75

Tiresia[modifica]

Si racconta che il pastore Tiresia, figlio di Evereo, sul monte Cillene percosse col bastone oppure calpestò due serpenti che si congiungevano e per questo fu trasformato in donna. Poi, consigliato da un oracolo, calpestò altri due serpenti nello stesso luogo e riprese l’aspetto antico. In quel tempo Zeus e Era stavano discutendo scherzosamente se durante l’amplesso il piacere più grande toccasse all’uomo o alla donna. Essi presero Tiresia come arbitro della disputa, dato che conosceva entrambe le situazioni; poiché egli aveva dato ragione a Zeus, Era, adirata, lo toccò col dorso della mano e lo rese cieco. Ma Zeus in cambio lo fece vivere per sette generazioni e ne fece l’indovino migliore tra tutti gli uomini.