Biblioteca:Igino, Fabulae 177

Callisto[modifica]

Callisto, figlia di Licaone, fu trasformata in orsa, a quanto pare, a causa della collera di Era, perché aveva avuto rapporti amorosi con Zeus. In seguito Zeus la accolse fra le stelle con il nome di Settentrione. Questa costellazione non si muove dal suo posto e non tramonta mai: infatti Teti, moglie di Oceano e nutrice di Era, le proibisce di tramontare nel mare; questo è dunque il grande Settentrione, di cui si dice in versi cretici: “E tu, nata dalla mutata ninfa Licaonide e rapita dalle cime dell’Arcadia, a cui Teti vieta di immergersi nel gelido Oceano, perché osasti giacere con lo sposo della sua figlia di latte.” Quest’orsa, dunque, è chiamata Elice dai Greci e ha sette stelle non troppo brillanti nella testa, due per ciascun orecchio, una sulla spalla, una splendente sul petto, una sulla zampa anteriore, una chiara sulla punta della coda; ha poi due stelle sul retro della coscia, due sulla punta del piede e tre sulla coda - in tutto venti stelle.