Biblioteca:Catullo, Canti, I

A chi donerò questo prezioso novissimo
libretto ancora lucido di pomice?
A te, Cornelio, a te che alle mie cose
attribuivi un senso fin dagli anni
in cui, unico fra noi, tu affrontavi
la storia universale in tre libri
cosí colti e tormentati, mio dio.
Valga quel che valga, il libretto
è tuo:
musa, vergine mia,
fa' che mi possa sopravvivere.