Modifica di Biblioteca:Apuleio, Le Metamorfosi, Libro X

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Accanto a lui un fanciullo bellissimo e tutto nudo salvo che per la piccola clamide che gli copriva la spalla sinistra; erano uno stupore i suoi capelli biondi e da essi spuntavano due piccole ali d'oro, simmetriche, perfette: era Mercurio e portava la verga e il caduceo.
 
Accanto a lui un fanciullo bellissimo e tutto nudo salvo che per la piccola clamide che gli copriva la spalla sinistra; erano uno stupore i suoi capelli biondi e da essi spuntavano due piccole ali d'oro, simmetriche, perfette: era Mercurio e portava la verga e il caduceo.
 
A piccoli passi di danza egli avanzò reggendo nella destra una mela d'oro che porse al giovane raffigurante [[Paride]], indicando con un cenno l'incarico che gli aveva affidato Giove, poi con la stessa grazia si ritrasse e scomparve.
 
A piccoli passi di danza egli avanzò reggendo nella destra una mela d'oro che porse al giovane raffigurante [[Paride]], indicando con un cenno l'incarico che gli aveva affidato Giove, poi con la stessa grazia si ritrasse e scomparve.
Apparve allora una fanciulla dai nobili lineamenti, che faceva la parte di Giunone; aveva, infatti, il capo coronato da un diadema scintillante e recava lo scettro. Poi entrò nella scena un'altra che non avresti potuto confondere: era [[Atena|Minerva]] e aveva un elmo scintillante in capo e sull'elmo una corona d'ulivo; imbracciava lo scudo e scuoteva la lancia simile in tutto alla dea quando scende in battaglia.
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Apparve allora una fanciulla dai nobili lineamenti, che faceva la parte di Giunone; aveva, infatti, il capo coronato da un diadema scintillante e recava lo scettro. Poi entrò nella scena un'altra che non avresti potuto confondere: era Minerva e aveva un elmo scintillante in capo e sull'elmo una corona d'ulivo; imbracciava lo scudo e scuoteva la lancia simile in tutto alla dea quando scende in battaglia.
  
 
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Le tre fanciulle che raffiguravano le tre dee, avevano ciascuna il loro seguito: accompagnavano Giunone [[Castore]] e [[Polluce]] che portavano in capo elmi a forma di uovo, dai cimieri scintillanti di stelle, naturalmente, anch'essi giovani attori.
 
Le tre fanciulle che raffiguravano le tre dee, avevano ciascuna il loro seguito: accompagnavano Giunone [[Castore]] e [[Polluce]] che portavano in capo elmi a forma di uovo, dai cimieri scintillanti di stelle, naturalmente, anch'essi giovani attori.
 
La fanciulla che impersonava questa dea si avanzò al suono modulato del flauto ionico e con gesti misurati, senza affettazione, con una mimica semplice, promise al pastore che se le avesse assegnato quel premio di bellezza ella gli avrebbe dato il dominio di tutta l'Asia.
 
La fanciulla che impersonava questa dea si avanzò al suono modulato del flauto ionico e con gesti misurati, senza affettazione, con una mimica semplice, promise al pastore che se le avesse assegnato quel premio di bellezza ella gli avrebbe dato il dominio di tutta l'Asia.
L'altra, di tutto punto armata, e che quindi faceva la parte di [[Atena|Minerva]], era scortata da due giovinetti, il Terrore e il Timore, i due scudieri della dea guerriera, che brandivano spade sguainate. Li seguiva un flautista che alla maniera dorica suonava un motivo di guerra e alternava suoni gravi a squilli acuti come di tromba per dare slancio maggiore all'agile danza.
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L'altra, di tutto punto armata, e che quindi faceva la parte di Minerva, era scortata da due giovinetti, il Terrore e il Timore, i due scudieri della dea guerriera, che brandivano spade sguainate. Li seguiva un flautista che alla maniera dorica suonava un motivo di guerra e alternava suoni gravi a squilli acuti come di tromba per dare slancio maggiore all'agile danza.
 
Ella scuotendo il capo con gesti strani e concitati fece intendere a [[Paride]] che se avesse dato a lei la vittoria in quella gara di bellezza sarebbe diventato, col suo aiuto, un guerriero famoso per i molti trofei.
 
Ella scuotendo il capo con gesti strani e concitati fece intendere a [[Paride]] che se avesse dato a lei la vittoria in quella gara di bellezza sarebbe diventato, col suo aiuto, un guerriero famoso per i molti trofei.
  
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Dunque, terminato il giudizio di [[Paride]], Giunone e [[Atena|Minerva]], deluse entrambe e indispettite, uscirono dalla scena, manifestando a gesti il loro disappunto per l'umiliazione subita; [[Afrodite|Venere]], invece, giuliva e sorridente espresse nella danza la sua gioia, ch'ella eseguì con tutto il suo corteggio.
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Dunque, terminato il giudizio di [[Paride]], Giunone e Minerva, deluse entrambe e indispettite, uscirono dalla scena, manifestando a gesti il loro disappunto per l'umiliazione subita; [[Afrodite|Venere]], invece, giuliva e sorridente espresse nella danza la sua gioia, ch'ella eseguì con tutto il suo corteggio.
 
A un tratto, dalla cima del monte, attraverso un tubo nascosto sprizzò in alto un getto di vino misto a zafferano che ricadendo qua e là come una pioggia profumata, bagnò le capre che pascolavano lì intorno facendole più belle, tutte d'oro, da bianche che erano. E mentre il profumo soave si spandeva per tutto il teatro, s'aprì una voragine e il monte di legno sprofondò sotto terra.
 
A un tratto, dalla cima del monte, attraverso un tubo nascosto sprizzò in alto un getto di vino misto a zafferano che ricadendo qua e là come una pioggia profumata, bagnò le capre che pascolavano lì intorno facendole più belle, tutte d'oro, da bianche che erano. E mentre il profumo soave si spandeva per tutto il teatro, s'aprì una voragine e il monte di legno sprofondò sotto terra.
 
Allora il popolo cominciò a reclamare che fosse portata dal pubblico carcere la donna che, come dissi, per i suoi molti crimini, era stata condannata alle belve, ma che prima avrebbe dovuto accoppiarsi con me in un amplesso fuori del comune; e mentre un soldato, traversando di corsa il teatro, andava a prelevarla, già veniva allestito il letto con molta cura, il nostro letto nuziale, a intarsi lucenti di tartaruga orientale, tutto cuscini di piume e coperto di un ricco drappo di seta.
 
Allora il popolo cominciò a reclamare che fosse portata dal pubblico carcere la donna che, come dissi, per i suoi molti crimini, era stata condannata alle belve, ma che prima avrebbe dovuto accoppiarsi con me in un amplesso fuori del comune; e mentre un soldato, traversando di corsa il teatro, andava a prelevarla, già veniva allestito il letto con molta cura, il nostro letto nuziale, a intarsi lucenti di tartaruga orientale, tutto cuscini di piume e coperto di un ricco drappo di seta.

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