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Versione delle 17:57, 24 mar 2013
Vittima e sacrifìcio che, al tempo delle feste Arvali (3 giorni del mese di maggio), ogni proprietario celebrava nel suo podere. Di solito, il 10 maggio, i contadini romani offrivano vittime e sacrificio a Cerere, a Marte e ad altre divinità campestri, per ottenere l'abbondanza della raccolta. La vittima destinata al sacrificio veniva condotta per i campi da un'allegra schiera di contadini; di qui il suo nome [arva = campi].