Modifica di Agdistis
Attenzione: non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se accedi o crei un'utenza, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.
Questa modifica può essere annullata.
Controlla le differenze mostrate sotto fra le due versioni per essere certo che il contenuto corrisponda a quanto desiderato, e quindi salvare le modifiche per completare la procedura di annullamento.
Versione attuale | Il tuo testo | ||
Riga 3: | Riga 3: | ||
|anagrafica= SCHEDA ANAGRAFICA | |anagrafica= SCHEDA ANAGRAFICA | ||
|nome originale=- | |nome originale=- | ||
− | |altri nomi= | + | |altri nomi=- |
|immagine=[[Immagine:Noimage.jpg|250px]] | |immagine=[[Immagine:Noimage.jpg|250px]] | ||
|etimo=Acdistis | |etimo=Acdistis | ||
Riga 57: | Riga 57: | ||
}} | }} | ||
− | Si narra (Pausania, VII, 17, 10) che, mentre [[Zeus]] dormiva, sparse dello sperma per terra, questa, trascorso il dovuto tempo partorì un demone dai duplici genitali, maschili e femminili. A questo demone venne dato il nome di Agdistis (o Acdestis). Gli dèi che sprezzavano esseri del genere incatenarono Agdistis e gli tagliarono i genitali maschili. Dai genitali tagliati e buttati via nacque un mandorlo (o un melograno in alcune versioni) e quando questi ebbe i frutti maturi, [[Nana]], una delle figlie del fiume [[Sangario]], ne colse uno e se lo mise in grembo. Il frutto sparì subito e la ragazza rimase incinta. Quando partorì la giovane ninfa espose il neonato, che venne curato da un caprone. Il bimbo al quale venne dato il nome di [[Attis (1)|Attis]] cresceva bene e la sua bellezza era superiore a ogni umana possibilità. In ogni modo la storia di questo giovinetto non fu per niente felice in quanto arrivato all'età adulta fu mandato a Pessinunte per sposare la figlia del re. Stavano già cantando l'Imeneo, quando si presentò Agdistis che fece impazzire [[Attis (1)|Attis]], questi in preda della follia si evirò. Il demone, pentito di quanto aveva fatto, ottenne da [[Zeus]] che mai nessuna parte del corpo di [[Attis (1)|Attis]] si corrompesse. | + | Si narra (Pausania, VII, 17, 10) che, mentre [[Zeus]] dormiva, sparse dello sperma per terra, questa, trascorso il dovuto tempo partorì un demone dai duplici genitali, maschili e femminili. A questo demone venne dato il nome di Agdistis (o [[Acdestis]]). Gli dèi che sprezzavano esseri del genere incatenarono Agdistis e gli tagliarono i genitali maschili. Dai genitali tagliati e buttati via nacque un mandorlo (o un melograno in alcune versioni) e quando questi ebbe i frutti maturi, [[Nana]], una delle figlie del fiume [[Sangario]], ne colse uno e se lo mise in grembo. Il frutto sparì subito e la ragazza rimase incinta. Quando partorì la giovane ninfa espose il neonato, che venne curato da un caprone. Il bimbo al quale venne dato il nome di [[Attis (1)|Attis]] cresceva bene e la sua bellezza era superiore a ogni umana possibilità. In ogni modo la storia di questo giovinetto non fu per niente felice in quanto arrivato all'età adulta fu mandato a Pessinunte per sposare la figlia del re. Stavano già cantando l'Imeneo, quando si presentò Agdistis che fece impazzire [[Attis (1)|Attis]], questi in preda della follia si evirò. Il demone, pentito di quanto aveva fatto, ottenne da [[Zeus]] che mai nessuna parte del corpo di [[Attis (1)|Attis]] si corrompesse. |
{{Correlazioni}} | {{Correlazioni}} |