Differenze tra le versioni di "Achlis"

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Secondo Plinio il Vecchio <ref>Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, VIII, 16</ref> questo animale, che nasce in Scandinavia è «poco differente dall'alce, ma non può piegare i garretti, e quindi non si corica, ma dorme appoggiato ad un albero; segando l'albero lo si può cogliere di sorpresa, altrimenti no, perché è di una velocità portentosa. Ha il labbro superiore molto sviluppato: così che gli è necessario brucare camminando all'indietro, per evitare di distorcersi il labbro procedendo in avanti». La medesima storia viene ripetuta anche da Leonardo da Vinci; nonostante i "distinguo" di Plinio, l'animale è da identificarsi nell'alce, sia pur arricchito di tratti fantastici.
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Secondo Plinio il Vecchio <ref>Plinio il Vecchio, [[Naturalis Historia]], VIII, 16</ref> questo animale, che nasce in Scandinavia è «poco differente dall'alce, ma non può piegare i garretti, e quindi non si corica, ma dorme appoggiato ad un albero; segando l'albero lo si può cogliere di sorpresa, altrimenti no, perché è di una velocità portentosa. Ha il labbro superiore molto sviluppato: così che gli è necessario brucare camminando all'indietro, per evitare di distorcersi il labbro procedendo in avanti». La medesima storia viene ripetuta anche da Leonardo da Vinci; nonostante i "distinguo" di Plinio, l'animale è da identificarsi nell'alce, sia pur arricchito di tratti fantastici.
  
 
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Versione delle 16:13, 22 mag 2011

Secondo Plinio il Vecchio [1] questo animale, che nasce in Scandinavia è «poco differente dall'alce, ma non può piegare i garretti, e quindi non si corica, ma dorme appoggiato ad un albero; segando l'albero lo si può cogliere di sorpresa, altrimenti no, perché è di una velocità portentosa. Ha il labbro superiore molto sviluppato: così che gli è necessario brucare camminando all'indietro, per evitare di distorcersi il labbro procedendo in avanti». La medesima storia viene ripetuta anche da Leonardo da Vinci; nonostante i "distinguo" di Plinio, l'animale è da identificarsi nell'alce, sia pur arricchito di tratti fantastici.

Note

  1. Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, VIII, 16