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Rito religioso e cruento, che gli aborigeni [[Dieri]] del Sud-Australia celebravano al chiaro di luna prima di introdurre i giovani iniziandi nella società dei maschi adulti. Consisteva nel far scorrere il sangue da una vena del braccio del giovane e nel praticargli sulla nuca, con una selce acuminata, tagli profondi da tré a dodici centimetri, allo scopo di abituarlo al sangue e al dolore. Cicatrizzate le ferite, il giovane poteva mostrarle come prova della sua maturità. | Rito religioso e cruento, che gli aborigeni [[Dieri]] del Sud-Australia celebravano al chiaro di luna prima di introdurre i giovani iniziandi nella società dei maschi adulti. Consisteva nel far scorrere il sangue da una vena del braccio del giovane e nel praticargli sulla nuca, con una selce acuminata, tagli profondi da tré a dodici centimetri, allo scopo di abituarlo al sangue e al dolore. Cicatrizzate le ferite, il giovane poteva mostrarle come prova della sua maturità. | ||
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Versione delle 00:37, 1 lug 2013
Rito religioso e cruento, che gli aborigeni Dieri del Sud-Australia celebravano al chiaro di luna prima di introdurre i giovani iniziandi nella società dei maschi adulti. Consisteva nel far scorrere il sangue da una vena del braccio del giovane e nel praticargli sulla nuca, con una selce acuminata, tagli profondi da tré a dodici centimetri, allo scopo di abituarlo al sangue e al dolore. Cicatrizzate le ferite, il giovane poteva mostrarle come prova della sua maturità.