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Dio particolare di Festo. Era equiparato al Sole, a un gigante di bronzo, ad un toro fabbricato o donato a [[Minosse]] dal dio [[Efesto]], per custodire [[Creta]]. Il mito narra che egli faceva tre volte al giorno il giro dell'isola, o che visitasse tre volte l'anno i villaggi di [[Creta]], recando tavolette di bronzo con sopra incise le leggi. Capace di saltare nel fuoco e di portare il suo corpo all'incandescenza, afferrava e bruciava i delinquenti. Aveva un solo punto vulnerabile, il tallone, lì c'era la sua unica vena chiusa da un tappo. [[Medea]] con un suo incantesimo riuscì ad aprirla e svuotare il gigante. Nato sul monte [[Ditte]], localmente era chiamato Velkhanos, Asterios, Arbios, Atymnos, Skylios e Giacinto. Nella veste di gigante di ferro costruito da [[Efesto]] fu da [[Zeus]] messo a guardia di [[Creta]] quando vi lasciò la principessa [[Europa]].
 
Dio particolare di Festo. Era equiparato al Sole, a un gigante di bronzo, ad un toro fabbricato o donato a [[Minosse]] dal dio [[Efesto]], per custodire [[Creta]]. Il mito narra che egli faceva tre volte al giorno il giro dell'isola, o che visitasse tre volte l'anno i villaggi di [[Creta]], recando tavolette di bronzo con sopra incise le leggi. Capace di saltare nel fuoco e di portare il suo corpo all'incandescenza, afferrava e bruciava i delinquenti. Aveva un solo punto vulnerabile, il tallone, lì c'era la sua unica vena chiusa da un tappo. [[Medea]] con un suo incantesimo riuscì ad aprirla e svuotare il gigante. Nato sul monte [[Ditte]], localmente era chiamato Velkhanos, Asterios, Arbios, Atymnos, Skylios e Giacinto. Nella veste di gigante di ferro costruito da [[Efesto]] fu da [[Zeus]] messo a guardia di [[Creta]] quando vi lasciò la principessa [[Europa]].
  
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[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
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[[Categoria:Europa]]
 
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Versione delle 20:41, 12 dic 2018

Dio particolare di Festo. Era equiparato al Sole, a un gigante di bronzo, ad un toro fabbricato o donato a Minosse dal dio Efesto, per custodire Creta. Il mito narra che egli faceva tre volte al giorno il giro dell'isola, o che visitasse tre volte l'anno i villaggi di Creta, recando tavolette di bronzo con sopra incise le leggi. Capace di saltare nel fuoco e di portare il suo corpo all'incandescenza, afferrava e bruciava i delinquenti. Aveva un solo punto vulnerabile, il tallone, lì c'era la sua unica vena chiusa da un tappo. Medea con un suo incantesimo riuscì ad aprirla e svuotare il gigante. Nato sul monte Ditte, localmente era chiamato Velkhanos, Asterios, Arbios, Atymnos, Skylios e Giacinto. Nella veste di gigante di ferro costruito da Efesto fu da Zeus messo a guardia di Creta quando vi lasciò la principessa Europa.