Differenze tra le versioni di "Strigoi"
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Versione delle 13:50, 11 lug 2012
È la denominazione rumena del vampiro. Esistono due categorie di Strigoi: quelli che lo sono dalla nascita, e quelli che lo diventano dopo morti. I primi sono una specie di stregoni, ma non dimostrano particolari attitudini malvage. I secondi invece sono decisamente maligni, ed uccidono i viventi. Gli Strigoi del primo tipo si distinguono dai normali esseri umani perché possiedono una coda pelosa, che si ingrandisce col calore; è a questa appendice che devono le loro capacità e la possibilità di vivere oltre la morte; possiedono inoltre anche due cuori. Gli Strigoi morti invece sono identici a come erano in vita, ma hanno il potere di trasformarsi in insetti notturni o in animali. Anche quando hanno forma umana presentano comunque qualche anomalia che li distingue dai vivi: zampe d'oca o di capra, zoccoli di cavallo, e simili. Ecco la descrizione di uno Strigoi secondo un "testimone": «Aveva denti di cavallo, e tra le gengive si potevano vedere resti di carne umana; le sue unghie erano enormi artigli, e mani e piedi somigliavano a quelli di un orso; il petto, coperto dalla lunga barba, era peloso come una pelliccia».
Etimologia
Il nome deriva da striga, gridare, poiché le loro grida stridule si levano spesso nella notte, quando combattono fra loro, e soprattutto nella notte di S. Andrea.