Modifica di Sirene (2)

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A partire dal XII secolo, il nome di Sirene iniziò a designare soprattutto una figura di donna con la parte inferiore del corpo a forma di pesce. Questo particolare tipo di Sirene è documentata letterariamente per la prima volta nel trattato [[Liber Monstrorum]], del VI secolo. Ci si è molto affannati per spiegare questo fatto, in sé insignificante: non è il primo caso in cui un autore ha travisato testi anteriori, attribuendo forme o comportamenti di un animale ad un altro, o storpiando nomi, che diventano irriconoscibili. Quello che è strano non è che l'autore del Liber Monstrorum abbia attribuito una forma errata (da un punto di vista della tradizione precedente) al nome Sirena; il fatto inspiegabile è che un simile errore (o invenzione voluta, creazione) abbia avuto ragione di una tradizione millenaria, e si sia imposto all'immaginario comune dell'uomo. Un simile cambiamento non può essere ascritto alla fantasia di un singolo autore, ma è necessario che corrisponda ad una motivazione più profonda e collettiva, le cui radici siano già ben consolidate. Quali possono essere state le radici profonde che hanno dato a questa variazione iconografica e semantica la possibilità di sovrapporsi ad un simbolo già pienamente strutturato, sopraffacendolo? Nella mitologia greca l'unico appiglio sembra dato dall'appartenenza all'elemento acqua. Non si tratta però di un argomento sufficientemente solido, perché altri animali non marini hanno valenze acquatiche altrettanto forti del pesce: si pensi che quasi tutte le divinità fluviali greche e romane hanno aspetto di [[toro]] a testa umana, ed ai rapporti strettissimi tra il [[cavallo]] e l'acqua. Peraltro, nella mitologia greca esistevano altri esseri di aspetto misto di uomo-pesce, come [[Tritone]], e divinità multiformi, che a volte assumevano anche l'aspetto ittiomorfo ([[Nereo]]; [[Proteo]]); tuttavia la sola comunanza di forme, in sé non è significativa: a parte il fatto che questi ultimi casi sono quasi sempre esseri di sesso maschile, nessuno di essi ha mai presentato aspetti di seduzione o relazioni con la musica o la morte, se non sporadicamente.
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A partire dal XII secolo, il nome di Sirene iniziò a designare soprattutto una figura di donna con la parte inferiore del corpo a forma di pesce. Questo particolare tipo di Sirene è documentata letterariamente per la prima volta nel trattato [[Liber Monstrorum]], del VI secolo. Ci si è molto affannati per spiegare questo fatto, in sé insignificante: non è il primo caso in cui un autore ha travisato testi anteriori, attribuendo forme o comportamenti di un animale ad un altro, o storpiando nomi, che diventano irriconoscibili. Quello che è strano non è che l'autore del Liber Monstrorum abbia attribuito una forma errata (da un punto di vista della tradizione precedente) al nome Sirena; il fatto inspiegabile è che un simile errore (o invenzione voluta, creazione) abbia avuto ragione di una tradizione millenaria, e si sia imposto all'immaginario comune dell'uomo. Un simile cambiamento non può essere ascritto alla fantasia di un singolo autore, ma è necessario che corrisponda ad una motivazione più profonda e collettiva, le cui radici siano già ben consolidate. Quali possono essere state le radici profonde che hanno dato a questa variazione iconografica e semantica la possibilità di sovrapporsi ad un simbolo già pienamente strutturato, sopraffacendolo? Nella mitologia greca l'unico appiglio sembra dato dall'appartenenza all'elemento acqua. Non si tratta però di un argomento sufficientemente solido, perché altri animali non marini hanno valenze acquatiche altrettanto forti del pesce: si pensi che quasi tutte le divinità fluviali greche e romane hanno aspetto di toro a testa umana, ed ai rapporti strettissimi tra il [[cavallo]] e l'acqua. Peraltro, nella mitologia greca esistevano altri esseri di aspetto misto di uomo-pesce, come [[Tritone]], e divinità multiformi, che a volte assumevano anche l'aspetto ittiomorfo ([[Nereo]]; [[Proteo]]); tuttavia la sola comunanza di forme, in sé non è significativa: a parte il fatto che questi ultimi casi sono quasi sempre esseri di sesso maschile, nessuno di essi ha mai presentato aspetti di seduzione o relazioni con la musica o la morte, se non sporadicamente.
 
<br>È opportuno cercare altrove; per esempio nel mito di [[Oannes]], mostro dall'aspetto misto di uomo e pesce, che nell'iconografia è raffigurato come le Sirene moderne, il quale nel primo anno dopo il diluvio, uscendo dal mare ogni mattina, e rientrandovi la sera, insegnò agli uomini tutte le scienze e le tecniche necessario alla vita. Oannes ha un evidente stretto nesso con l'acqua, nonché con il sole (e questo fatto potrebbe confermare l'etimologia di Sirena da Seirios, Sirio o sole); ma ha anche degli inequivocabili rapporti con la sapienza. Troviamo quindi in lui il primo nesso fra il pesce e la conoscenza (oltre a quello, evidente ma insufficiente, tra pesce ed acqua) necessario a spiegare strutturalmente la nuova forma delle Sirene. Una conferma della relazione tra la conoscenza e gli aspetti ittiomorfi la troviamo anche nella storia di [[Giona]] che, inghiottito e poi rigurgitato dal mostro marino, acquisisce capacità profetiche; non va neanche dimenticato che la figura di Giona nei bassorilievi medievali appare spesso per metà rigurgitata dal pesce, ed il suo corpo sembra continuarsi con quello del mostro, diventando stranamente simile a quello di un Tritone. Per di più, sempre in epoca medievale, si è anche confuso Oannes con loanas, e cioè Giona.
 
<br>È opportuno cercare altrove; per esempio nel mito di [[Oannes]], mostro dall'aspetto misto di uomo e pesce, che nell'iconografia è raffigurato come le Sirene moderne, il quale nel primo anno dopo il diluvio, uscendo dal mare ogni mattina, e rientrandovi la sera, insegnò agli uomini tutte le scienze e le tecniche necessario alla vita. Oannes ha un evidente stretto nesso con l'acqua, nonché con il sole (e questo fatto potrebbe confermare l'etimologia di Sirena da Seirios, Sirio o sole); ma ha anche degli inequivocabili rapporti con la sapienza. Troviamo quindi in lui il primo nesso fra il pesce e la conoscenza (oltre a quello, evidente ma insufficiente, tra pesce ed acqua) necessario a spiegare strutturalmente la nuova forma delle Sirene. Una conferma della relazione tra la conoscenza e gli aspetti ittiomorfi la troviamo anche nella storia di [[Giona]] che, inghiottito e poi rigurgitato dal mostro marino, acquisisce capacità profetiche; non va neanche dimenticato che la figura di Giona nei bassorilievi medievali appare spesso per metà rigurgitata dal pesce, ed il suo corpo sembra continuarsi con quello del mostro, diventando stranamente simile a quello di un Tritone. Per di più, sempre in epoca medievale, si è anche confuso Oannes con loanas, e cioè Giona.
 
<br>Le affinità strutturali e formali che questi miti presentano con quello della Sirena, sono quelle che hanno permesso un parziale passaggio di contenuti. La Sirena, cioè, lo abbiamo già visto, perde la sua caratterizzazione formale ornitomorfa nel passare da essere prevalentemente legato alla morte ad essere portatore di conoscenza (pur sempre mortale); parallelamente viene a formarsi un filone legato alla sapienza, derivante da Oannes, il cui carattere pesciforme è ben evidente. I due filoni procedono di concerto e costituiscono la base su cui si innesterà. senza traumi, una variante iconografica che è più rispondente simbolicamente ai contenuti che si sono venuti coagulando attorno alla Sirena; la quale, a sua volta, è sempre meno ostacolata dall'aspetto predominante or-nitomorfo, che è andato svanendo nel tempo.
 
<br>Le affinità strutturali e formali che questi miti presentano con quello della Sirena, sono quelle che hanno permesso un parziale passaggio di contenuti. La Sirena, cioè, lo abbiamo già visto, perde la sua caratterizzazione formale ornitomorfa nel passare da essere prevalentemente legato alla morte ad essere portatore di conoscenza (pur sempre mortale); parallelamente viene a formarsi un filone legato alla sapienza, derivante da Oannes, il cui carattere pesciforme è ben evidente. I due filoni procedono di concerto e costituiscono la base su cui si innesterà. senza traumi, una variante iconografica che è più rispondente simbolicamente ai contenuti che si sono venuti coagulando attorno alla Sirena; la quale, a sua volta, è sempre meno ostacolata dall'aspetto predominante or-nitomorfo, che è andato svanendo nel tempo.

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