Modifica di Scilla (1)

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Figlia di [[Forco (1)|Forco]] e [[Ceto (1)|Ceto]] (oppure [[Ecate]]), o di [[Tifone]] ed [[Echidna]], o perfino di [[Lamia]], Scilla era una fanciulla di grande bellezza, divenuta un mostro orribile e pericoloso per la gelosia di una dea ([[Circe]] o [[Anfitrite]]). Secondo una versione [[Glauco (1)|Glauco]] si era infatti innamorato della fanciulla ed aveva respinto l'amore di [[Circe]], che quindi aveva trasformato la rivale in un mostro dal busto femminile, ma con sei teste di [[cane]] che spuntavano dalla vita; secondo un'altra versione era invece [[Poseidone]] che si era innamorato di Scilla, ed allora [[Anfitrite]], gelosa, aveva pregato [[Circe]] di trasformare la fanciulla in mostro. Una terza versione, che fonde tra loro le prime due, narra che Scilla, innamorata di [[Glauco (1)|Glauco]], aveva respinto le profferte amorose di [[Poseidone]], che l'aveva punita con l'orribile metamorfosi.  
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Figlia di [[Forco (1)|Forco]] e [[Ceto (1)|Ceto]] (oppure [[Ecate]]), o di [[Tifone]] ed [[Echidna]], o perfino di [[Lamia]], Scilla era una fanciulla di grande bellezza, divenuta un mostro orribile e pericoloso per la gelosia di una dea ([[Circe]] o [[Anfitrite]]). Secondo una versione [[Glauco]] si era infatti innamorato della fanciulla ed aveva respinto l'amore di [[Circe]], che quindi aveva trasformato la rivale in un mostro dal busto femminile, ma con sei teste di [[cane]] che spuntavano dalla vita; secondo un'altra versione era invece [[Poseidone]] che si era innamorato di Scilla, ed allora [[Anfitrite]], gelosa, aveva pregato [[Circe]] di trasformare la fanciulla in mostro. Una terza versione, che fonde tra loro le prime due, narra che Scilla, innamorata di [[Glauco]], aveva respinto le profferte amorose di [[Poseidone]], che l'aveva punita con l'orribile metamorfosi.  
  
 
==ICONOGRAFIA==
 
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