Modifica di Polifemo (1)

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==Il mito omerico==
 
==Il mito omerico==
Imprigionato con i suoi compagni nella grotta del mostro, l'eroe è destinato, come tutti gli altri, ad essere cibo per Polifemo. Avendogli però [[Ulisse]] dato un [[vino]] delizioso che aveva portato con sé sbarcando, il ciclope gli promette di mangiarlo per ultimo.  
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Imprigionato con i suoi compagni nella grotta del mostro, l'eroe è destinato, come tutti gli altri, ad essere cibo per Polifemo. Avendogli però [[Ulisse]] dato un vino delizioso che aveva portato con sé sbarcando, il ciclope gli promette di mangiarlo per ultimo.  
<br>Poi il mostro, poco abituato al [[vino]], si ubriaca e cade addormentato; [[Ulisse]] ed i compagni superstiti ne approfittano per perforargli con un tronco l'unico occhio e, al risveglio rabbioso del mostro, si nascondono aggrappandosi sotto il ventre dei montoni, e riescono cosi a fuggire incolumi. Il ciclope cerca aiuto tra i suoi simili, ma non riesce a spiegare l'accaduto con precisione, e questo dà modo ad [[Ulisse]] di imbarcarsi e partire.
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<br>Poi il mostro, poco abituato al vino, si ubriaca e cade addormentato; [[Ulisse]] ed i compagni superstiti ne approfittano per perforargli con un tronco l'unico occhio e, al risveglio rabbioso del mostro, si nascondono aggrappandosi sotto il ventre dei montoni, e riescono cosi a fuggire incolumi. Il ciclope cerca aiuto tra i suoi simili, ma non riesce a spiegare l'accaduto con precisione, e questo dà modo ad [[Ulisse]] di imbarcarsi e partire.
  
 
==L'amore per Galatea==
 
==L'amore per Galatea==
 
Accanto al più celebre mito omerico, ne esiste un altro, riportato da [[Teocrito]] e da [[Ovidio]], che vede il rustico Polifemo teneramente innamorato della [[nereide]] [[Galatea]], che lo snobba perché troppo rozzo. Secondo un'altra versione, invece, [[Galatea]] ricambierebbe l'amore di Polifemo e gli darebbe perfino dei figli.
 
Accanto al più celebre mito omerico, ne esiste un altro, riportato da [[Teocrito]] e da [[Ovidio]], che vede il rustico Polifemo teneramente innamorato della [[nereide]] [[Galatea]], che lo snobba perché troppo rozzo. Secondo un'altra versione, invece, [[Galatea]] ricambierebbe l'amore di Polifemo e gli darebbe perfino dei figli.
  
==INTERPRETAZIONE==
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==Interpretazioni==
 
È evidentissima in [[Omero]] la volontà di descrivere in maniera accentuata lo stato primitivo dei Ciclopi siciliani e la loro condizione subumana. Ciò ha portato a varie interpretazioni razionalistiche del mito. C'è chi ha pensato che i ciclopi siciliani fossero una popolazione di scimmie antropomorfe, per la precisione gorilla; chi ha pensato che l'idea del ciclope monocolo dovesse attribuirsi ai ritrovamenti, avvenuti più volte in Sicilia, di crani di elefanti fossili, nei quali il grosso foro centrale, che corrisponde all'attacco della proboscide, veniva scambiato per un occhio; chi, come Roger Dion, ha visto nel mito dei ciclopi siciliani una satira del popolo dei corinzi e della città di [[Corinto]] in particolare; infine, ed è l'interpretazione più famosa, c'è chi ha visto nei ciclopi dell'[[Odissea]] delle figurazioni allegoriche delle zone vulcaniche e nell'unico occhio le bocche degli stessi vulcani. In questa stessa chiave si possono interpretare tutte le fasi del racconto omerico: i sonni del mostro, alternati a risvegli collerici, sono i "parossismi" o le eruzioni alternate a periodi di pausa: le urla del ciclope, le esplosioni; le materie rigurgitate, le eruzioni laviche; i massi scagliati contro la nave di [[Ulisse]], l'esplosione delle pareti interne del cratere, lanciate a distanza dal vulcano.
 
È evidentissima in [[Omero]] la volontà di descrivere in maniera accentuata lo stato primitivo dei Ciclopi siciliani e la loro condizione subumana. Ciò ha portato a varie interpretazioni razionalistiche del mito. C'è chi ha pensato che i ciclopi siciliani fossero una popolazione di scimmie antropomorfe, per la precisione gorilla; chi ha pensato che l'idea del ciclope monocolo dovesse attribuirsi ai ritrovamenti, avvenuti più volte in Sicilia, di crani di elefanti fossili, nei quali il grosso foro centrale, che corrisponde all'attacco della proboscide, veniva scambiato per un occhio; chi, come Roger Dion, ha visto nel mito dei ciclopi siciliani una satira del popolo dei corinzi e della città di [[Corinto]] in particolare; infine, ed è l'interpretazione più famosa, c'è chi ha visto nei ciclopi dell'[[Odissea]] delle figurazioni allegoriche delle zone vulcaniche e nell'unico occhio le bocche degli stessi vulcani. In questa stessa chiave si possono interpretare tutte le fasi del racconto omerico: i sonni del mostro, alternati a risvegli collerici, sono i "parossismi" o le eruzioni alternate a periodi di pausa: le urla del ciclope, le esplosioni; le materie rigurgitate, le eruzioni laviche; i massi scagliati contro la nave di [[Ulisse]], l'esplosione delle pareti interne del cratere, lanciate a distanza dal vulcano.
  

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