Modifica di Odino
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''"Dio terribile"''. Padre degli [[Asi]]; figlio di [[Bor]] e della gigantessa [[Bestla]], fratello di [[Vili]] e [[Vè]], sposo di [[Frigg]]; è il capo degli dèi; sue sfere di competenza sono la guerra, la poesia e la magia delle rune. | ''"Dio terribile"''. Padre degli [[Asi]]; figlio di [[Bor]] e della gigantessa [[Bestla]], fratello di [[Vili]] e [[Vè]], sposo di [[Frigg]]; è il capo degli dèi; sue sfere di competenza sono la guerra, la poesia e la magia delle rune. | ||
− | == | + | ==La nascita== |
− | Nelle vene del dio padre di tutti gli dèi scorreva anche il sangue non certo divino dei giganti. Odino infatti nacque, all'inizio dei tempi, dalla gigantessa [[Bestla]], sposa di [[Bor]], figlio dei primordiale essere androgino [[Buri]], plasmato dalla lingua della | + | Nelle vene del dio padre di tutti gli dèi scorreva anche il sangue non certo divino dei giganti. Odino infatti nacque, all'inizio dei tempi, dalla gigantessa [[Bestla]], sposa di [[Bor]], figlio dei primordiale essere androgino [[Buri]], plasmato dalla lingua della vacca [[Adhumla]] nel ghiaccio salato che avvolgeva il cosmo. In quei tempi oscuri Odino aveva anche due fratelli, [[Vili]] e [[Vè]], suoi complici nell'uccisione di [[Ymir]], il macroantropo che, con il suo colossale cadavere, fornì la materia prima per la creazione dell'universo. Odino in seguito, bramoso di potere, si macchiò dell'orrendo crimine di fratricidio, eliminando cruentemente gli ormai scomodi fratelli e divenne il signore assoluto di [[Asgardh]]. |
− | == | + | ==Matrimonio e progenie== |
Sua sposa è [[Frigg]], dea della fecondità e della fertilità, con la quale generò tutti gli altri dèi tranne [[Thor]], primogenito nato da un suo lungo flirt con [[Jordh]], la "madre terra". | Sua sposa è [[Frigg]], dea della fecondità e della fertilità, con la quale generò tutti gli altri dèi tranne [[Thor]], primogenito nato da un suo lungo flirt con [[Jordh]], la "madre terra". | ||
− | == | + | ==Dimora== |
Dimora di Odino in Asgardh è [[Valaskjalf]], "scoglio degli uccisi", dove, assiso sul trono [[Hlidskjalf]], scorge tutto ciò che accade nel mondo. | Dimora di Odino in Asgardh è [[Valaskjalf]], "scoglio degli uccisi", dove, assiso sul trono [[Hlidskjalf]], scorge tutto ciò che accade nel mondo. | ||
− | + | ==Il dio saggio== | |
− | + | Odino era il più saggio tra gli dèi e tutte le altre divinità andavano da lui per chiedergli consiglio. Si racconta che il dio, per bere alla [[Fonte di Mimir]], la portentosa sorgente di ogni sapere posta nei pressi di una delle radici di [[Yggrdrasil]], abbia dato in pegno un suo occhio all'oscuro guardiano della fonte. L'occhio divino giace da allora nelle acque gelide della sorgente, doloroso prezzo pagato per acquisire una vista più preziosa: lo sguardo del saggio che sa scorgere dietro le apparenze l'essenza delle cose. | |
− | Odino era il più saggio tra gli dèi e tutte le altre divinità andavano da lui per chiedergli consiglio. Si racconta che il dio, per bere alla [[Fonte di Mimir]], la portentosa sorgente di ogni sapere posta nei pressi di una delle radici di [[ | ||
− | + | ==Signore delle forche== | |
L'amore per la sapienza e l'ansia di comprendere i più reconditi misteri spinsero Odino a sottoporsi ad un altro cruento rituale. | L'amore per la sapienza e l'ansia di comprendere i più reconditi misteri spinsero Odino a sottoporsi ad un altro cruento rituale. | ||
<br>Nell'[[Havamal]] (138-145) si racconta di come Odino pendesse per nove notti da un albero con radici misteriose al vento (probabilmente [[Yggdrasil]]), dopo essersi inflitto con una lancia un'ulteriore tortura, colpendosi e ferendosi duramente. È la cosiddetta "ferita di Odino", il segno inciso nella viva carne a testimoniare l'appartenenza al dio, ferita che molti guerrieri si procuravano nel tentativo di ingraziarselo. | <br>Nell'[[Havamal]] (138-145) si racconta di come Odino pendesse per nove notti da un albero con radici misteriose al vento (probabilmente [[Yggdrasil]]), dopo essersi inflitto con una lancia un'ulteriore tortura, colpendosi e ferendosi duramente. È la cosiddetta "ferita di Odino", il segno inciso nella viva carne a testimoniare l'appartenenza al dio, ferita che molti guerrieri si procuravano nel tentativo di ingraziarselo. | ||
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<br>A tale episodio si ricollegano appellativi come "dio degli impiccati"ed una serie di testimonianze che sembrerebbero provare l'esistenza di sacrifici umani tributatigli durante misteriose cerimonie. | <br>A tale episodio si ricollegano appellativi come "dio degli impiccati"ed una serie di testimonianze che sembrerebbero provare l'esistenza di sacrifici umani tributatigli durante misteriose cerimonie. | ||
− | + | ==Dio della poesia== | |
Odino è dio della poesia, egli stesso parlava solo in poesia. Uno dei suoi doni al favorito [[Starkadh]] era la capacità di poetare con la velocità della parola. | Odino è dio della poesia, egli stesso parlava solo in poesia. Uno dei suoi doni al favorito [[Starkadh]] era la capacità di poetare con la velocità della parola. | ||
− | La poesia è il prezioso "idromele", ricavato dal sangue di [[Kvasir]] che Odino ha rubato e donato agli dèi ed agli uomini. Secondo la leggenda, infatti, quando Odino viaggiava con il nome di [[Bolverkr]], prese servizio presso il gigante [[Baugi]], fratello di [[Suttungr]], e chiese come ricompensa per il lavoro svolto un sorso dell'idromele custodito da Suttungr in tre recipienti. Suttungr però si rifiutò e così Bolverkr, con il suo trapano [[Rati]], fece un foro nella roccia del castello di Suttungr e, tramutatosi in | + | La poesia è il prezioso "idromele", ricavato dal sangue di [[Kvasir]] che Odino ha rubato e donato agli dèi ed agli uomini. Secondo la leggenda, infatti, quando Odino viaggiava con il nome di [[Bolverkr]], prese servizio presso il gigante [[Baugi]], fratello di [[Suttungr]], e chiese come ricompensa per il lavoro svolto un sorso dell'idromele custodito da Suttungr in tre recipienti. Suttungr però si rifiutò e così Bolverkr, con il suo trapano [[Rati]], fece un foro nella roccia del castello di Suttungr e, tramutatosi in serpente, strisciò lungo il foro, e si trovò di fronte [[Gunnlodh]] con la quale giacque per tre notti consecutive e che gli concesse tre sorsi di idromele. Con ogni sorso, Odino svuotò uno dei tre recipienti in cui era contenuto l'idromele ([[Odhrarir]], [[Bodhn]] e [[Son]]). |
− | <br>A quel punto Odino si trasformò in | + | <br>A quel punto Odino si trasformò in aquila e volò via, inseguito da Suttungr che aveva compiuto la stessa metamorfosi. Vedendo arrivare Odino, gli altri dèi prepararono, vicino alle mura di [[Asgardh]], alcuni recipienti nei quali Odino vomitò l'idromele che aveva bevuto. Nella fretta, però, una parte del liquido cadde al di fuori delle mura. Questa porzione di idromele è chiamata "la porzione del poeta pazzo", e ciascun uomo può berla. |
La poesia è definita, da poeti e scaldi, in molti modi che la associano a questa leggenda, ad Odino o ad uno dei suoi molti epiteti. E così la poesia è il "''sangue di Kvasir''", "''acqua dei nani''", "''miele di Suttungr''", ''"premio di Odino"''. O ancora il "''mare di Odino''" (Odhins agir), "''la coppa di Ygg''", "''il fusto di Vidhur''", "''la festa di Gauti''", la "''santa coppa del dio corvo''", "''il dono di Grimnir''". | La poesia è definita, da poeti e scaldi, in molti modi che la associano a questa leggenda, ad Odino o ad uno dei suoi molti epiteti. E così la poesia è il "''sangue di Kvasir''", "''acqua dei nani''", "''miele di Suttungr''", ''"premio di Odino"''. O ancora il "''mare di Odino''" (Odhins agir), "''la coppa di Ygg''", "''il fusto di Vidhur''", "''la festa di Gauti''", la "''santa coppa del dio corvo''", "''il dono di Grimnir''". | ||
− | + | ==Dio Vagabondo== | |
− | Molto spesso una noia tremenda assaliva Odino, rendendogli irrespirabile la divina aria di [[Asgardh]], facendogli desiderare il contatto con i comuni mortali. Allora si divertiva a girovagare sotto false spoglie per il mondo, stupendo o terrorizzando chi lo incontrava. E sebbene fosse il più importante degli dèi, usava travestirsi da vecchio, indossando un abito che aveva conosciuto tempi migliori, tutto sdrucito e senza una manica. [[Vafudhr]], il "vagabondo", uno degli appellativi assunti da Odino in tali peregrinazioni terrene, si avvolgeva, per proteggersi dal freddo, in un ampio mantello turchino e si appoggiava ad un nodoso bastone con la punta di ferro: nessuno avrebbe mai potuto immaginare che quel vecchio orbo, con una lunga | + | Molto spesso una noia tremenda assaliva Odino, rendendogli irrespirabile la divina aria di [[Asgardh]], facendogli desiderare il contatto con i comuni mortali. Allora si divertiva a girovagare sotto false spoglie per il mondo, stupendo o terrorizzando chi lo incontrava. E sebbene fosse il più importante degli dèi, usava travestirsi da vecchio, indossando un abito che aveva conosciuto tempi migliori, tutto sdrucito e senza una manica. [[Vafudhr]], il "vagabondo", uno degli appellativi assunti da Odino in tali peregrinazioni terrene, si avvolgeva, per proteggersi dal freddo, in un ampio mantello turchino e si appoggiava ad un nodoso bastone con la punta di ferro: nessuno avrebbe mai potuto immaginare che quel vecchio orbo, con una lunga barba grigia incolta, con il viso seminascosto da un cappello floscio a larghe tese fosse il dio invocato dai guerrieri, il signore di tutti gli dèi. |
− | == | + | ==La morte di Odino== |
− | + | Alla fine dei tempi ([[Ragnarok]]), Odino sarà inghiottito dal lupo [[Fenrir]], ma sarà vendicato dal figlio [[Vidharr]]. | |
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− | == | + | ==Culto== |
− | + | La diffusione dei toponimi che contengono il nome di Odino mostra una concentrazione maggiore nelle zone meridionali ed orientali della Scandinavia.<ref> Ad esempio in Danimarca: Oddense, Odense e Vojens; in Svezia: Onslunda Odenslunda, Odenslanda, Onsala, Odensala, etc; in Norvegia meridionale: Onsaaker, Osland, Onsrud</ref> Sono invece totalmente assenti nella Norvegia settentrionale ed i Islanda, dove era più diffuso il culto di Thor. | |
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− | == | + | ==Attributi== |
− | + | Nel [[Valhalla]], Odino offriva elaborati banchetti, anche se lui beveva solo vino, nutrimento sufficiente per la sua sopravvivenze. La carne che gli veniva servita la dava ai suoi lupi, [[Geri]] e [[Freki]], | |
+ | Odino aveva inoltre due corvi chiamati [[Huginn]] (pensiero) e [[Muninn]] (memoria), appollaiati sulle sue spalle. Ogni giorno partivano volando su tutto l'universo e quando tornavano riferivano al dio ciò che avevano visto. | ||
+ | <br>La sua cavalcatura era il cavallo [[Sleipnir]], animale ad otto zampe. la sua lancia si chiamava [[Gungnir]], e centrava sempre il bersaglio, mentre al dito il dio indossava sempre l'anello [[Draupnir]], dal quale spuntavano altri otto anelli ogni nove notti. | ||
− | == | + | ==Epiteti== |
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