Modifica di Ninfe

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[[Image:Ilawaterhouse.jpg|right|250px|thumb|John William Waterhouse, Ila e le ninfe]]
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Divinità femminili minori, legate agli elementi della natura. Già in [[Omero]] ([[Biblioteca:Odissea, Libro VI|Odissea, Libro VI]], 108 ss. e [[Biblioteca:Odissea, Libro XIII|Odissea, Libro XIII]], 356) si assiste ad una loro prima specializzazione in ninfe delle acque sorgive, del mare, dei boschi e dei monti.
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<br>Nella mitologia greca il numero delle categorie di ninfe, dedicate a singoli contesti fisici o geografici, era enorme; ne ricordo solo alcuni nomi: quelle celesti o [[Uranie]]; quelle terrestri che si dividono in [[Oreadi]] ed [[Orestiadi]] (o Orodemniadi), delle montagne; [[Napee]], delle valli; [[Limoniadi]], delle radure e dei prati; [[Alseidi]], [[Driadi]] e [[Amadriadi]], dei boschi e degli alberi; [[Meliadi]], dei frassini, [[Agrostine]], dei campi, [[Querquetulane]], delle querce . Le ninfe acquatiche si dividono invece in [[Oceanine]] e [[Nereidi]], del mare; [[Naiadi]], dei fiumi, a loro volta divise in Crenee e [[Pegee]], delle sorgenti, insieme alle [[Potameidi]], quelle dei fiumi propriamente detti; [[Limniadi]], dei laghi; [[Avernali]], delle acque infernali. Inoltre esistevano delle sottospecie legate a singoli siti geografici, come le [[Dodonidi]] o le [[Citeronidi]]. Le ninfe si uniscono spesso a uomini mortali, e i semidei che da loro nascono solitamente diventano grandi guerrieri: in qualche raro caso generano invece creature mostruose, come [[Gerione]] figlio di [[Crisaore]] e dell'oceanina [[Calliroe]]. Sono tutte creature immortali, tranne le [[Amadriadi]], le [[Querquetulane]], le [[Meliadi]], che muoiono insieme alle piante cui appartengono, le [[Agrostine]], e alcune tra le [[Naiadi]]. Secondo Igino, era mortale anche [[Calipso]], la ninfa figlia di Atlante, che si sarebbe suicidata dopo che Odisseo lasciò Ogigia, l'isola in cui ella viveva; ma per tutti gli altri autori la ninfa aveva vita eterna e si prese cura dei figli generati con [[Odisseo]], ovvero [[Ausonio]], [[Nausinoo]] e [[Nausitoo]].
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|sezione=Mitologia Classica
 
|continente=Europa
 
|area=Mediterraneo
 
|paese=Grecia
 
|origine=Greci
 
|tipologia=Creature Fantastiche
 
|sottotipologia=Esseri Intermediari
 
|specificità=Elementali
 
|sub=Ninfe
 
|indole=Benevola
 
|aspetto=Antropomorfo
 
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Divinità femminili minori, legate agli elementi della natura. Già in [[Omero]] ([[Biblioteca:Omero, Odissea, Libro VI|Odissea, Libro VI]], 108 ss. e [[Biblioteca:Omero, Odissea, Libro XIII|Odissea, Libro XIII]], 356) si assiste ad una loro prima specializzazione in ninfe delle acque sorgive, del mare, dei boschi e dei monti.
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==Iconografia==
<br>Nella mitologia greca il numero delle categorie di ninfe, dedicate a singoli contesti fisici o geografici, era enorme; ne ricordo solo alcuni nomi: quelle celesti o [[Uranie]]; quelle terrestri che si dividono in [[Oreadi]] ed [[Orestiadi]] (o Orodemniadi), delle montagne; [[Napee]], delle valli; [[Limoniadi]], delle radure e dei prati; [[Alseidi]], [[Driadi]] e [[Amadriadi]], dei boschi e degli alberi; [[Meliadi]], dei frassini, [[Agrostine]], dei campi, [[Querquetulane]], delle querce . Le ninfe acquatiche si dividono invece in [[Oceanine]] e [[Nereidi]], del mare; [[Naiadi]], dei fiumi, a loro volta divise in Crenee e [[Pegee]], delle sorgenti, insieme alle [[Potameidi]], quelle dei fiumi propriamente detti; [[Limniadi]], dei laghi; [[Avernali]], delle acque infernali. Inoltre esistevano delle sottospecie legate a singoli siti geografici, come le [[Dodonidi]] o le [[Citeronidi]]. Le ninfe si uniscono spesso a uomini mortali, e i semidei che da loro nascono solitamente diventano grandi guerrieri: in qualche raro caso generano invece creature mostruose, come [[Gerione]] figlio di [[Crisaore]] e dell'oceanina [[Calliroe (1)|Calliroe]]. Sono tutte creature immortali, tranne le [[Amadriadi]], le [[Querquetulane]], le [[Meliadi]], che muoiono insieme alle piante cui appartengono, le [[Agrostine]], e alcune tra le [[Naiadi]]. Secondo Igino, era mortale anche [[Calipso]], la ninfa figlia di [[Atlante]], che si sarebbe suicidata dopo che [[Odisseo]] lasciò [[Ogigia]], l'isola in cui ella viveva; ma per tutti gli altri autori la ninfa aveva vita eterna e si prese cura dei figli generati con [[Odisseo]], ovvero [[Ausonio]], [[Nausinoo]] e [[Nausitoo]].
 
 
 
==ICONOGRAFIA==
 
 
Fisicamente, nell'iconografia non hanno particolari caratteristiche che le distinguano le une dalle altre; nell'epoca arcaica sono figure femminili panneggiate in lunghe vesti; nel tempo scoprono via via sempre più il torso. Fa tuttavia eccezione a questa iconografia alquanto piatta una serie di vasi in cui il nome Nymphai viene attribuito a delle orride megere dai caratteri negroidi; sembra che ciò sia riferibile ad una tradizione parallela e forse più antica di quella riportata da Omero, secondo la quale le Ninfe sarebbero state sorelle dei [[Satiri]] e dei [[Cabiri]].  
 
Fisicamente, nell'iconografia non hanno particolari caratteristiche che le distinguano le une dalle altre; nell'epoca arcaica sono figure femminili panneggiate in lunghe vesti; nel tempo scoprono via via sempre più il torso. Fa tuttavia eccezione a questa iconografia alquanto piatta una serie di vasi in cui il nome Nymphai viene attribuito a delle orride megere dai caratteri negroidi; sembra che ciò sia riferibile ad una tradizione parallela e forse più antica di quella riportata da Omero, secondo la quale le Ninfe sarebbero state sorelle dei [[Satiri]] e dei [[Cabiri]].  
  
{{Bibliografia}}
 
 
 
==MUSEO==
 
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[[Categoria:Mitologia Classica]]
 
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
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[[Categoria:Grecia]]
 
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[[Categoria:Creature Fantastiche]]
 
[[Categoria:Creature Fantastiche]]
[[Categoria:Esseri Intermediari]]
 
 
[[Categoria:Elementali]]
 
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[[Categoria:Epiteti]]
 
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[[Categoria:Sesso: Femmina]]
 
[[Categoria:Sesso: Femmina]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]

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