Differenze tra le versioni di "Nekhbet"

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Dea predinastica dell'Alto Egitto, protettrice delle partorienti; riconosciuta poi ''«Nutrice dei Faraoni». '' Il nome deriva dalla città di Nekhet (odierna d-Kab), centro originario del suo culto. Insieme con la dea [[Uazit]] ebbe il titolo di Nebti. È effigiata come un avvoltoio, uccello a lei sacro e simbolo del regno dell'Alto Egitto. Altrove è iconografata in aspetto muliebre col capo cinto dalla corona bianca dell'Alto Egitto. In altre immagini appare in forma di cobra nell'atto di proteggere il faraone. Il suo culto si estese fino in Grecia dove venne identificata con [[Selene Eylithya]], dea patrona dei parti. I Romani la fusero con la dea [[Lucina]].
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Dea predinastica dell'Alto Egitto, protettrice delle partorienti; riconosciuta poi ''«Nutrice dei Faraoni». ''. Insieme con la dea [[Uazit]] ebbe il titolo di Nebti.
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Il nome deriva dalla città di Nekhet (odierna d-Kab), centro originario del suo culto.  
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==Iconografia==
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È effigiata come un avvoltoio, uccello a lei sacro e simbolo del regno dell'Alto Egitto. Altrove è iconografata in aspetto muliebre col capo cinto dalla corona bianca dell'Alto Egitto. In altre immagini appare in forma di cobra nell'atto di proteggere il faraone.  
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Il suo culto si estese fino in Grecia dove venne identificata con [[Selene Eylithya]], dea patrona dei parti.  
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==Personaggi simili==
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I Romani la fusero con la dea [[Lucina]].
  
 
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[[Categoria:Indole: Benevola]]
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Versione delle 15:39, 20 nov 2011

Dea predinastica dell'Alto Egitto, protettrice delle partorienti; riconosciuta poi «Nutrice dei Faraoni». . Insieme con la dea Uazit ebbe il titolo di Nebti.

Etimologia

Il nome deriva dalla città di Nekhet (odierna d-Kab), centro originario del suo culto.

Iconografia

È effigiata come un avvoltoio, uccello a lei sacro e simbolo del regno dell'Alto Egitto. Altrove è iconografata in aspetto muliebre col capo cinto dalla corona bianca dell'Alto Egitto. In altre immagini appare in forma di cobra nell'atto di proteggere il faraone.

Culto

Il suo culto si estese fino in Grecia dove venne identificata con Selene Eylithya, dea patrona dei parti.

Personaggi simili

I Romani la fusero con la dea Lucina.