Pittore di Berlino è il nome convenzionale assegnato da John Beazley ad un ceramografo attico attivo in Atene tra il 500 e il 460 a.C. Il vaso eponimo è un'anfora conservata a Berlino (Antikensammlung F2160).
È contemporaneo del Pittore di Kleophrades e come quest'ultimo predilige i vasi di grandi dimensioni: i crateri, le anfore a collo distinto o di tipo nolano, pelikai, stamnoi, oinochoai, hydriai, delicate e inconfondibili lekythoi, dipinte da lui o dai suoi seguaci. I vasi che gli vengono attribuiti sono circa 300. Fu pittore a figure rosse, ma utilizzò anche la tecnica a fondo bianco e fu uno dei maggiori decoratori di anfore panatenaiche a figure nere per lo più eseguite durante il suo ultimo periodo, dopo il 480 a.C., e molte attribuibili ad un suo seguace, il Pittore di Achille. Un altro allievo del Pittore di Berlino fu il Pittore dei Niobidi; tutto nella produzione ricondotta a questo artigiano porta a pensare ad una bottega particolarmente florida, costretta a ricorrere, soprattutto nel periodo più tardo, a numerosi aiuti.
OPERE
|
SCHEDA
|
|
IDENTITÀ
|
Nascita:
|
VI sec. a.C.
|
Morte:
|
V sec. a.C.
|
Nazione:
|
Grecia
|
Attività:
|
Ceramica
|
Periodo:
|
Arte Antica
|
Stile:
|
Classicismo
|
Sesso:
|
Maschio
|
|