Mayahuel

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Secondo la mitologia azteca, Mayahuel era la donna della quale si innamorò Ehecatl, il dio del vento. Lui fece dono dell'amore al genere umano, perché lei potesse poi ricambiarlo. Mayahuel andò sposa a Xochipilli o a Patecatl (a seconda delle versioni). È la madre dei Centzon Totochtin (i quattrocento conigli).

L'origine del Maguey

Gli Déi mandarono Ehecatl a cercare Tzitzimitl. Al suo posto, Ehecatl trovò Mayahuel, la bellissima nipote di Tzitzimitl. Ehécatl se ne era innamorato e le chiese se potevano andare insieme sulla terra, almeno per un po'. Dopo un po' di esitazione lei acconsentì e Ehécatl la portò sulla terra. Tzitzimitl, furiosa, chiamò a sé le Tzitzimime, sue compagne e insieme si misero a cercare Mayahuel. Ehecatl e Mayahuel, preoccupati, si trasformarono in una pianta. Mayahuel era un ramo e Ehecatl era l'altro. Ma Tzitzimitl trovò l'albero. Le Tzitzimime spaccarono il ramo di Mayahuel e la uccisero, mentre Ehecatl rimase lì. Quando le Tzitzimime se ne furono andate, Ehecatl tornò normale e si mise a cercare i resti del suo amore. Li trovò e li seppellì. Per azione degli dèi i resti della povera dea divennero il primo agave. Così Mayahuel divenne la Dea dell'agave. Dall'agave si ricavarono fibre per i tessuti e la pulque.
Alcune versioni vogliono che, dopo l'omicidio di Mayahuel ad opera di Tzitzimitl, Ehecatl rimase lì impietrito dalla paura o dal dolore e divenne lui il Primo agave. Altre versioni ancora narrano di un matrimonio fra Ehecatl e Mayahuel e/o che, dopo la morte di lei, Ehecatl bevve la pulque e si ubriacò ma si sentì meglio. C'è un'ultima versione che narra che Ehecatl uccise Tzitzimitl.

Iconografia

È rappresentata con molti seni per nutrire i suoi tanti figli e al centro di un fusto di agave, la pianta di cui è protettrice, insieme alla tipica bevanda mesoamericana ottenuta dalla sua fermentazione, l'octli (detta anche pulque).