Mani (1)
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Le anime dei morti, che non muoino, sventurate o irritate; i morti vivono, ma pronti a prendersi una vendetta. Talvolta significano divinità infernali. Ai Mani si rendeva un culto privato novendiale, il nono giorno dopo la morte, con l'offerta di vivande speciali e fiori (anemoni, viole, rose, gigli e mirti) e uno pubblico parentalia, feste celebrate per dieci giorni verso la fine di febbraio: si sospendevano gli affari, si chiudevano i templi, non si celebravano nozze e si rinnovavano con maggiore magnificenza le offerte di cibi e fiori.