Modifica di Luonnotar

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Dal Caos emerse la bella dea finlandese della natura, Luonnotar. Un giorno scese dal cielo, incominciò a vagare sul mare, si adagiò sulle onde e si addormentò. Un'[[aquila]] enorme apparve nel cielo, discese e raggiunse Luonnotar e fece il suo nido su un ginocchio della dea. Vi depose sei uova d'oro e uno di ferro. La dea si mosse di colpo, le uova rotolarono e si ruppero. Nell'infinito universo accadde allora una cosa meravigliosa. Il guscio delle uova d'oro si ingrandì, si distese, formò la volta del cielo e la superficie ricurva della Terra; i rossi tuorli formarono gli astri: il sole, la luna, le stelle. I piccoli frammenti neri dell'uovo di ferro si convertirono in nubi che corsero rapide sui mari. Luonnotar toccò con le sue agili dita la terra molle e formò le insenature e le baie, calcò con i suoi piedi d'argento il suo d'argilla e formò i monti e le valli. Si adagiò al sole ad asciugare i capelli intrisi di acqua e con le braccia distese formò le vaste pianure. Ma là dove la dea aveva posato il suo capo, i capelli grondanti formarono laghi e fiumi e cascate d'argento.
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Dal Caos emerse la bella dea finlandese della natura, Luonnotar. Un giorno scese dal cielo, incominciò a vagare sul mare, si adagiò sulle onde e si addormentò. Un'aquila enorme apparve nel cielo, discese e raggiunse Luonnotar e fece il suo nido su un ginocchio della dea. Vi depose sei uova d'oro e uno di ferro. La dea si mosse di colpo, le uova rotolarono e si ruppero. Nell'infinito universo accadde allora una cosa meravigliosa. Il guscio delle uova d'oro si ingrandì, si distese, formò la volta del cielo e la superficie ricurva della Terra; i rossi tuorli formarono gli astri: il sole, la luna, le stelle. I piccoli frammenti neri dell'uovo di ferro si convertirono in nubi che corsero rapide sui mari. Luonnotar toccò con le sue agili dita la terra molle e formò le insenature e le baie, calcò con i suoi piedi d'argento il suo d'argilla e formò i monti e le valli. Si adagiò al sole ad asciugare i capelli intrisi di acqua e con le braccia distese formò le vaste pianure. Ma là dove la dea aveva posato il suo capo, i capelli grondanti formarono laghi e fiumi e cascate d'argento.
  
 
[[Categoria:Mitologia Ugro-Finnica]]
 
[[Categoria:Mitologia Ugro-Finnica]]

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