Differenze tra le versioni di "Li-Szu"

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Ministro di Shi-Huan-Ti (313 a.C.). Convinse l'imperatore a far bruciare tutti i libri esistenti in Cina, esclusi i manuali di medicina, di agricoltura e di arte divinatoria. Di questi ultimi sono giunti a noi soltanto due: il Shu-ching, o «Testo di storia», e il Li-ching o «Libro dei mutamenti». Il primo narra la storia dei primi cinque mitici imperatori, amalgamata a episodi apocalittici di là da venire. Il secondo, di chiara ispirazione taoista, presenta sessantaquattro ideogrammi basati su profezie, su imprese di personaggi mitologici e sulla distruzione del mondo alla fine della presente era, seguita da una parusia che segnerà la resurrezione degli uomini perfetti, i quali ripopoleranno il nuovo mondo.
 
Ministro di Shi-Huan-Ti (313 a.C.). Convinse l'imperatore a far bruciare tutti i libri esistenti in Cina, esclusi i manuali di medicina, di agricoltura e di arte divinatoria. Di questi ultimi sono giunti a noi soltanto due: il Shu-ching, o «Testo di storia», e il Li-ching o «Libro dei mutamenti». Il primo narra la storia dei primi cinque mitici imperatori, amalgamata a episodi apocalittici di là da venire. Il secondo, di chiara ispirazione taoista, presenta sessantaquattro ideogrammi basati su profezie, su imprese di personaggi mitologici e sulla distruzione del mondo alla fine della presente era, seguita da una parusia che segnerà la resurrezione degli uomini perfetti, i quali ripopoleranno il nuovo mondo.
  
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[[Categoria:Mitologia Orientale]]
 
[[Categoria:Mitologia Cinese]]
 
[[Categoria:Mitologia Cinese]]
 
[[Categoria:Asia]]
 
[[Categoria:Asia]]

Versione delle 22:34, 12 dic 2018

Ministro di Shi-Huan-Ti (313 a.C.). Convinse l'imperatore a far bruciare tutti i libri esistenti in Cina, esclusi i manuali di medicina, di agricoltura e di arte divinatoria. Di questi ultimi sono giunti a noi soltanto due: il Shu-ching, o «Testo di storia», e il Li-ching o «Libro dei mutamenti». Il primo narra la storia dei primi cinque mitici imperatori, amalgamata a episodi apocalittici di là da venire. Il secondo, di chiara ispirazione taoista, presenta sessantaquattro ideogrammi basati su profezie, su imprese di personaggi mitologici e sulla distruzione del mondo alla fine della presente era, seguita da una parusia che segnerà la resurrezione degli uomini perfetti, i quali ripopoleranno il nuovo mondo.