Modifica di Kitsune

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Letteralmente "volpe"; ma la volpe, per i giapponesi come anche per i cinesi, è un animale dai risvolti più leggendari che reali. L'aspetto più inquietante di questo animale è la sua relazione di affinità scambievole con la donna, che consente alla volpe di assumere sembianze femminili, cosi come a certe donne di trasformarsi in volpi. Sotto questa forma, prettamente metamorfica, asssume il nome di [[Ninko]] o di [[Hoto Kitsune]]. Quando anche la volpe non arriva alla vera e propria trasformazione, è comunque in grado di esercitare delle forme di possessione sugli esseri umani, che prendono il nome di [[Kitsune Tsuki]]. La volpe può vivere per molti secoli, affinando sempre più i suoi malvagi poteri. Passato il primo secolo di vita può esercitare la facoltà di possedere esseri umani, ed inizia a divertirsi a deludere gli uomini lusingandoli prima con l'assumere forma di donne seducenti, per lasciarli a bocca asciutta. All'età di 500 anni il suo colore da rosso diviene [[bianco]], ed il suo potere di metamorfosi diviene totale, potendo esercitarsi su qualsiasi forma, anche se quella femminile resta la sua preferita. Giunta al millennio diventa dorata ed aumenta ancora i suoi poteri. Oltre che dal colore si riconosce anche dal fatto che ha nove code. Il suo nome, in questa fase, è [[Kiubi No Kitsune]]. Come [[Tanl'ki]] ama talvolta travestirsi da monaco; c'è da ricordare ancora che col nome di Kitsune Bi (la volpe di fuoco), vengono indicati i fuochi fatui, che si crede essa sia in grado di generare autonomamente. A questo quadro generalmente negativo della volpe, fa eccezione solo Inari, dio legato alla coltivazione del riso, descritto come un dio-volpe, e comunque sempre raffigurato assieme ad una volpe bianca che, contrariamente alla norma, è benevola verso gli uomini. Si pensa che questa anomalia sia dovuta ad una confusione nata dal nome del primo leggendario uomo che coltivò il riso, che si chiamava [[Hikitsune Uga]]. In ogni caso la volpe è diventata il messaggero del dio Inari, e la si vede ancora scolpita alle porte dei suoi templi.
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Letteralmente "volpe"; ma la volpe, per i giapponesi come anche per i cinesi, è un animale dai risvolti più leggendari che reali. L'aspetto più inquietante di questo animale è la sua relazione di affinità scambievole con la donna, che consente alla volpe di assumere sembianze femminili, cosi come a certe donne di trasformarsi in volpi. Sotto questa forma, prettamente metamorfica, asssume il nome di [[Ninko]] o di [[Hoto Kitsune]]. Quando anche la volpe non arriva alla vera e propria trasformazione, è comunque in grado di esercitare delle forme di possessione sugli esseri umani, che prendono il nome di [[Kitsune Tsuki]]. La volpe può vivere per molti secoli, affinando sempre più i suoi malvagi poteri. Passato il primo secolo di vita può esercitare la facoltà di possedere esseri umani, ed inizia a divertirsi a deludere gli uomini lusingandoli prima con l'assumere forma di donne seducenti, per lasciarli a bocca asciutta. All'età di 500 anni il suo colore da rosso diviene bianco, ed il suo potere di metamorfosi diviene totale, potendo esercitarsi su qualsiasi forma, anche se quella femminile resta la sua preferita. Giunta al millennio diventa dorata ed aumenta ancora i suoi poteri. Oltre che dal colore si riconosce anche dal fatto che ha nove code. Il suo nome, in questa fase, è [[Kiubi No Kitsune]]. Come [[Tanl'ki]] ama talvolta travestirsi da monaco; c'è da ricordare ancora che col nome di Kitsune Bi (la volpe di fuoco), vengono indicati i fuochi fatui, che si crede essa sia in grado di generare autonomamente. A questo quadro generalmente negativo della volpe, fa eccezione solo Inari, dio legato alla coltivazione del riso, descritto come un dio-volpe, e comunque sempre raffigurato assieme ad una volpe bianca che, contrariamente alla norma, è benevola verso gli uomini. Si pensa che questa anomalia sia dovuta ad una confusione nata dal nome del primo leggendario uomo che coltivò il riso, che si chiamava [[Hikitsune Uga]]. In ogni caso la volpe è diventata il messaggero del dio Inari, e la si vede ancora scolpita alle porte dei suoi templi.
  
 
[[Categoria:Mitologia Orientale]]
 
[[Categoria:Mitologia Orientale]]

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