Khors
Khors (altresì chiamato Hors o Hurs) è il dio slavo del sole invernale. L'unica fonte antica autentica che lo nomina è il Manoscritto Nestoriano e il Canto della schiera di Igor. Khors rappresenta il sole vecchio il quale, nella mitologia slava, diventa più piccolo man mano che i giorni diventano più corti nell'emisfero settentrionale, e muore il giorno del Korochun, il solstizio invernale. Viene menzionato come sconfitto dalle potenze oscure e malefiche di Chernobog. Il 23 dicembre Khors risorge e comincia il nuovo sole, Koleda. A causa della sua trasformazione, gli Slavi veneravano Khors come il dio della cura, della sopravvivenza e del trionfo della salute sulla malattia. Era convenzionalmente visto come il signore delle erbe, un guaritore e un uomo di conoscenza.
Etimologia
Il nome è considerato avere origine iranica (scita).
Personaggi simili
Dei con ruoli simili nelle altre mitologie erano: Esculapio (mitologia greca), Asclepio (mitologia romana), Apis (mitologia egizia), e Baldr (mitologia norrena).
Curiosamente, secondo fonti afferenti alla mitologia polacca, Chors (pronunciato "hors") è il dio della luna piuttosto che quello del sole.
Culto
Al solstizio d'inverno, in onore del dio Hors, gli slavi facevano una danza a catena chiamata horo. Al giorno d'oggi una danza a catena tradizionale in Bulgaria si chiama nella stessa maniera; in Russia e Ucraina, è conosciuta come khorovod. In Serbo "`oro" (nel serbo riformato dopo il diciannovesimo secolo è diventato "kolo" è un ballo circolare praticato sui campi in occasioni liete.