Modifica di Grendel
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È uno dei tre mostri (il solo distinto con un nome personale) che l'eroe [[Beowulf]] deve affrontare e vincere nel poema medievale che da lui prende nome. Gli altri due sono la madre di Grendel, ed un [[drago]] anonimo. A parte il drago, descritto secondo stereotipi noti, gli altri due mostri sono di aspetto indefinibile, appaiono per cenni indistinti, squarci momentanei che ne accrescono il senso angoscioso di estraneità al mondo umano. La letteratura successiva e le leggende popolari ne hanno fatto dei discendenti di [[Caino]]; personificazioni quindi del male assoluto, manifestazioni del diabolico. | È uno dei tre mostri (il solo distinto con un nome personale) che l'eroe [[Beowulf]] deve affrontare e vincere nel poema medievale che da lui prende nome. Gli altri due sono la madre di Grendel, ed un [[drago]] anonimo. A parte il drago, descritto secondo stereotipi noti, gli altri due mostri sono di aspetto indefinibile, appaiono per cenni indistinti, squarci momentanei che ne accrescono il senso angoscioso di estraneità al mondo umano. La letteratura successiva e le leggende popolari ne hanno fatto dei discendenti di [[Caino]]; personificazioni quindi del male assoluto, manifestazioni del diabolico. | ||
− | == | + | ==Iconografia== |
Per quel poco che si può ricavare dal poema, Grendel e la madre sono delle specie di orchi giganteschi. Ne intravediamo i denti insanguinati, gli occhi fiammeggianti, ed il braccio, strappato in combattimento da Beowulf, gigantesco ed orribile nel suo aspetto ferino, con i suoi artigli di ferro. | Per quel poco che si può ricavare dal poema, Grendel e la madre sono delle specie di orchi giganteschi. Ne intravediamo i denti insanguinati, gli occhi fiammeggianti, ed il braccio, strappato in combattimento da Beowulf, gigantesco ed orribile nel suo aspetto ferino, con i suoi artigli di ferro. | ||