Giochi Istmici

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Si celebravano in onore di Poseidone, sull'Istmo di Corinto, in un bosco sacro, dove sorgeva un tempio dedicato al dio, che qui era venerato col nome di Istmio. Si tenevano ogni due anni, verso la metà dell'estate, cioè due volte per ogni Olimpiade: una tra la fine del 2° e il principio del 3° anno olimpiaco, l'altra tra la fine del 4° anno dell'Olimpiade uscente e il principio dell'anno di quella che entrava.
Secondo la tradizione, essi avevano avuto, da principio, un carattere funebre, e si erano tenuti in onore di Melicerte, figlio di Ino; più tardi Teseo li trasformò e li dedicò a Poseidone.
Questi giochi consistevano in gare ginniche, ippiche, musicali. Il vincitore otteneva per premio una corona di ipposelino (molto tempo dopo la distruzione di Corinto, si sostituì quella di pino) e un ramo di palma.