Differenze tra le versioni di "Gargantua"
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Una delle figure più note del folclore francese, portata da Rabelais alla dimensione di un personaggio immortale della letteratura mondiale. E il prototipo del [[gigante]] benevolo, alleato degli uomini, a volte sciocco, ma mai brutale. La sua immensa forza, come il suo inesauribile appetito, diventano motivi di comicità anziché di terrore, come avviene invece con i comuni giganti ed orchi antropofagi. Il territorio francese è costellato dalle tracce che l'ingombrante gigante avrebbe disseminato in giro: montagne tagliate per crearsi un passaggio; fiumi prosciugati per bere e poi restituiti, sotto forma di orina, formando laghi o paludi; conche e vallate prodotte dalle orme dei suoi passi. | Una delle figure più note del folclore francese, portata da Rabelais alla dimensione di un personaggio immortale della letteratura mondiale. E il prototipo del [[gigante]] benevolo, alleato degli uomini, a volte sciocco, ma mai brutale. La sua immensa forza, come il suo inesauribile appetito, diventano motivi di comicità anziché di terrore, come avviene invece con i comuni giganti ed orchi antropofagi. Il territorio francese è costellato dalle tracce che l'ingombrante gigante avrebbe disseminato in giro: montagne tagliate per crearsi un passaggio; fiumi prosciugati per bere e poi restituiti, sotto forma di orina, formando laghi o paludi; conche e vallate prodotte dalle orme dei suoi passi. | ||
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Versione delle 23:29, 14 nov 2011
Una delle figure più note del folclore francese, portata da Rabelais alla dimensione di un personaggio immortale della letteratura mondiale. E il prototipo del gigante benevolo, alleato degli uomini, a volte sciocco, ma mai brutale. La sua immensa forza, come il suo inesauribile appetito, diventano motivi di comicità anziché di terrore, come avviene invece con i comuni giganti ed orchi antropofagi. Il territorio francese è costellato dalle tracce che l'ingombrante gigante avrebbe disseminato in giro: montagne tagliate per crearsi un passaggio; fiumi prosciugati per bere e poi restituiti, sotto forma di orina, formando laghi o paludi; conche e vallate prodotte dalle orme dei suoi passi.