Modifica di Esione (1)

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Figlia di [[Laomedonte]], re di [[Troia]]. Quando [[Zeus]] si accorse della congiura fattagli da [[Era]], [[Apollo]] e [[Poseidone]], per punirli li mandò a servire [[Laomedonte]]. [[Apollo]] fu incaricato di pascere le mandrie del re, mentre a [[Poseidone]] spettò il gravoso carico di costruire le mura di [[Troia]]. Siccome il compito era molto pesante gli andarono in aiuto [[Apollo]] e [[Eaco]], re dei [[Mirmidoni]]: la parte di mura costruite da quest'ultimo non si mostrò resistente come quella costruita dai due dèi; infatti quando i Greci presero d'assalto [[Troia]] quella fu la parte che crollò. Si intende che prima di iniziare quei lavori servili, [[Apollo]] e [[Poseidone]] avevano pattuito con [[Laomedonte]] un compenso, e il re fu molto generoso nelle promesse, ma quando fu il momento di pagare, [[Laomedonte]] sostenne che non gli doveva nulla e che lui non aveva promesso nulla. [[Apollo]], che era molto vendicativo, salì sul colle che sovrastava la città e col suo [[arco]] d'argento fece piovere su [[Troia]] delle frecce che scatenarono una pestilenza. Dal canto suo [[Poseidone]], sbattendo il suo tridente fece nascere dal mare un orribile drago che divorava tutte le messi e gli uomini che incontrava. I Troiani, interrogato l'oracolo di [[Delfi]], appresero che il re [[Laomedonte]], colpevole di spergiuro, per placare i due dèi doveva sacrificare la bellissima figlia Esione. Si può immaginare il dolore del povero padre che cercava di salvare la figlia, ma il popolo intero pretese che il re obbedisse per la salvezza del popolo. La povera Esione fu perciò esposta incatenata sulla riva del mare. La fortuna volle che si trovava a passare di là [[Eracle]] che vedendo la ragazza le si avvicina e così viene informato di quanto era accaduto. Certamente [[Eracle]] non poteva permettere che una innocente pagasse le colpe altrui e poi lui era votato a distruggere tutti mostri. Intanto [[Laomedonte]] promise ad [[Eracle]] due splendidi cavalli bianchi per la salvezza della figlia. [[Eracle]] si appostò presso la ragazza, aspettò il drago e non appena lo vide lo uccise. [[Laomedonte]] dalle esperienze precedenti non aveva imparato nulla, infatti negò il compenso all'eroe che, irato, uccise il re e tre dei suoi figli maschi: tra i principi supersititi ci fu [[Podarce]] in quanto Esione scongiurò [[Eracle]] affinchè lo risparmiasse. Da allora [[Podarce]] venne chiamato [[Priamo]], il riscattato.
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Figlia di [[Laomedonte]], re di [[Troia]]. Quando [[Zeus]] si accorse della congiura fattagli da [[Era]], [[Apollo]] e [[Poseidone]], per punirli li mandò a servire [[Laomedonte]]. [[Apollo]] fu incaricato di pascere le mandrie del re, mentre a [[Poseidone]] spettò il gravoso carico di costruire le mura di [[Troia]]. Siccome il compito era molto pesante gli andarono in aiuto [[Apollo]] e [[Eaco]], re dei [[Mirmidoni]]: la parte di mura costruite da quest'ultimo non si mostrò resistente come quella costruita dai due dèi; infatti quando i Greci presero d'assalto [[Troia]] quella fu la parte che crollò. Si intende che prima di iniziare quei lavori servili, [[Apollo]] e [[Poseidone]] avevano pattuito con [[Laomedonte]] un compenso, e il re fu molto generoso nelle promesse, ma quando fu il momento di pagare, [[Laomedonte]] sostenne che non gli doveva nulla e che lui non aveva promesso nulla. [[Apollo]], che era molto vendicativo, salì sul colle che sovrastava la città e col suo arco d'argento fece piovere su [[Troia]] delle frecce che scatenarono una pestilenza. Dal canto suo [[Poseidone]], sbattendo il suo tridente fece nascere dal mare un orribile drago che divorava tutte le messi e gli uomini che incontrava. I Troiani, interrogato l'oracolo di [[Delfi]], appresero che il re [[Laomedonte]], colpevole di spergiuro, per placare i due dèi doveva sacrificare la bellissima figlia Esione. Si può immaginare il dolore del povero padre che cercava di salvare la figlia, ma il popolo intero pretese che il re obbedisse per la salvezza del popolo. La povera Esione fu perciò esposta incatenata sulla riva del mare. La fortuna volle che si trovava a passare di là [[Eracle]] che vedendo la ragazza le si avvicina e così viene informato di quanto era accaduto. Certamente [[Eracle]] non poteva permettere che una innocente pagasse le colpe altrui e poi lui era votato a distruggere tutti mostri. Intanto [[Laomedonte]] promise ad [[Eracle]] due splendidi cavalli bianchi per la salvezza della figlia. [[Eracle]] si appostò presso la ragazza, aspettò il drago e non appena lo vide lo uccise. [[Laomedonte]] dalle esperienze precedenti non aveva imparato nulla, infatti negò il compenso all'eroe che, irato, uccise il re e tre dei suoi figli maschi: tra i principi supersititi ci fu [[Podarce]] in quanto Esione scongiurò [[Eracle]] affinchè lo risparmiasse. Da allora [[Podarce]] venne chiamato [[Priamo]], il riscattato.
  
 
[[Categoria:Mitologia Classica]]
 
[[Categoria:Mitologia Classica]]

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